I Nas: il doping è emergenza sanitaria
Per i carabinieri del Nas il doping “è un problema notevole”, un mercato sempre più florido che vede coinvolti soprattutto gli atleti amatoriali. Prova diretta sono, negli ultimi anni, il moltiplicarsi di indagini, denunce e sequestri. Oggi, su delega della Procura della Repubblica di Palermo, i Carabinieri hanno notificato quattro ordinanze di custodia cautelare con 16 persone indagate perchè ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e commercio di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive, al fine di alterare le prestazioni agonistiche di atleti gravitanti nel mondo del body building e delle palestre. La scorsa settimana analoga operazione era andata in scena a tra Varese e Milano dove i militari avevano arrestato sei persone indagandone altre 53 responsabili di un un traffico di medicinali a effetto anabolizzante, in particolare di ormone della crescita. C’è quindi un problema doping. Ma è un bel po’ che c’è, anzi forse c’è sempre stato con l’aggiunta che in questi ultimi tempi, come hanno ben spiegato i militari, tutto si sta amplificando in virtù del fatto che con gli acquisti in rete procurarsi sostanze dopanti è diventato molto più semplice. ” Chi è convinto che lo sport sia ginnastica a base di steroidi- spiegano i militari- troverà sempre un nuovo sistema per approvvigionarsene». Soprattutto nei giovani, le attività investigative condotte sul territorio nazionale dal Nas hanno evidenziato che esiste «l’impazienza e il desiderio di pervenire nel più breve tempo possibile ai risultati sperati o spesso suggeriti da istruttori privi di scrupoli». Scorciatoie a parte, c’è un serio problema doping che è più di un problema. Perchè riguarda la criminalità, riguarda l’etica sportiva e l’alterazione delle regole della libera concorrenza. Ma soprattutto tra gli amatori, che quasi sempre assumono sostanze di cui a malapena conoscono composizioni ed effetti collaterali, c’è un problema doping che riguarda la sfera sanitaria con i gravi esiti per la salute che questa manipolazione comporta. Un’emergenza sanitaria da doping legata a traffici in aumento di sostanze proibite come stimolanti, narcotici ed analgesici, steroidi anabolizzanti, diuretici, ormoni peptidici ed affini: “Nel body building sono particolarmente utilizzati gli anabolizzanti come testosterone, nandrolone, stanozololo per accrescere la massa muscolare- spiegano i militari del Nas- e gli ormoni peptidici ed affini come corticotropina e ormone della crescita, in grado di generare un aumento della forza e della muscolatura”. A fronte di evidenze scientifiche piuttosto dubbie sul reale miglioramento delle performance, i rischi correlati all’uso di queste sostanze sono ben risaputi e spesso irreversibili: “Si pensi, per esempio, agli effetti devastanti connessi all’uso di steroidi anabolizzanti sulla sfera sessuale e sui caratteri somatici sia maschili che soprattutto femminili- continuano i Nas- al rischio di crisi ipoglicemiche mortali per l’uso di insulina, ai devastanti effetti sul sistema nervoso centrale e sull’apparato cardiovascolare indotti dalle amfetamine e dalla cocaina. Inoltre, gli anabolizzanti aumentano il rischio di tumori al fegato e di rotture dei tendini”.