Otztaler Radmarathon, ciclisti come aquile. Via alle prescrizioni
Lo slogan parla chiaro, ma non mente: “è la competizione più dura e impegnativa delle Alpi” e chi l’ha fatta conferma. Ma nessuno si spaventa, anzi, Tant’è che negli ultimi anni per la Otztaler Radmarathon è un crescendo di richieste di partecipazione. E anche quest’anno, per la 40ma edizione, sia per coloro che vogliono partecipare per la prima volta, sia per chi c’è già stato ma vuole tornare c’è tempo fino al 29 febbraio per preiscriversi. I posti saranno 4.000 e il primo marzo si chiuderanno le porte e a metà marzo ci sarà l’estrazione. L’organizzazione incrocia le dita per tutti perchè, come sempre capita, le domande saranno tante, molte di più… Il 30 agosto saranno i tiratori scelti austriaci con un potente colpo di cannone a far tremare i sellini delle biciclette e a dare il via ufficiale. Sarà un animale il simbolo della gara di quest’anno. E tocca all’aquila reale che subentra allo stambecco e alla marmotta, simboli delle due precedenti edizioni. La “mascotte“ del giubileo è l’animale simbolo dei cieli nel territorio alpino. E’ un animale forte e molto abile. La sua presenza maestosa somiglia molto a quella dei ciclisti. Così come l’aquila reale, che malgrado la sua enorme stazza, si muove in modo leggero ed elegante, anche i ciclisti si inerpicano con grande eleganza lungo le dure salite, per poi piombarsi verso il fondovalle in modo simile all’aquila mentre si staglia sulla preda. Sarà presente anche sulla schiena della maglia ufficiale tra i sfumature di azzurro e qualche tocco d’oro. Il percorso è quello di sempre: 238 chilometri con 5500 metri di dislivello. Partenza a Sölden, leggera discesa fino a Oetz poi salita al Kühtai. Ancora discesa a Kematen e proseguimento in direzione Innsbruck con la salita al Passo del Brennero. Si scende poi a Vipiteno, si gira a destra per imboccare la salita del Passo Giovo e , dopo la discesa verso San Leonardo in Passiria gran finale fino al Passo Rombo (2509) per tornare infine a Sölden (1377metri). Un viaggio e una storia. Tante strie come quelle riportate anche nel libro “Un nuovo sogno sta per iniziare” che racconta le sfide dal 2004 al 2019. Si potranno vedere le maglie da finisher, i poster, le borracce e divertenti episodi raccontati dal direttore di gara oppure da chi conduce l’auto scopa- spiegano gli organizzatori- Cosa raccontano i vincitori ma anche chi è arrivato per ultimo al traguardo. Ci sono le migliori foto dei fotografi ufficiali, scattate in tutti questi anni…”