Su la maschera? O giù la maschera? Boh…
Su la maschera, giù la maschera. Serve o non serve? Boh? Negli Usa sì, in Cina pure qui da noi forse. Dipende dalle Regioni, con la maiuscola. E poi si può uscire a correre? No, sì, dipende… Ma poi dove?. In prossimità, intorno al condominio, solo nel giardino di casa o sulla rampa del box, per 100, 200 massimno 300 metri avanti e indietro. Con la mascherina o senza? Però è vietato pedalare in gruppo, ma anche da soli e se va avanti così magari anche sui rulli. E il droplet? Cos’è il droplet? Un metro, due metri, tre metri di distanzaiamento sociale che chissà tra qualche mese come si farà a ristabilire le distanze, cioè a ravvicinarsi. E chi può stare aperto? Quali negozi? Solo gli alimentari, i grandi magazzini che però non possono vendere quaderni e matite. Anche le officine ma i ciclisti no. E per uscire e andare in farmacia, a far la spesa o a dare un’occhiata a mamma e papà cosa si deve fare? Che modulo va compilato. Uno due, quattro, otto forse cento ancora prima che questo delirio finirà… Non si sa. Però se ti beccano che tentenni solo un attimo a spiegarti i vigili ti inchiodano. Chi sei? Dove Vai? Da dove vieni? Perchè fai questa strada? Comandano loro. Zelanti come non mai. Troppo. Che vale la pena ricordarglielo che non siamo un popolo di delinquenti in fuga. Che, d’accordo l’emergenza, ma d’accordo anche la libertà, la democrazia e la Costituzione che solo qualche mese fa tutti erano pronti a difendere a chiacchiere o cantando Bella ciao e oggi invece chissenefrega se viene maltrattata dai decreti di un presidente del consiglio che si dimentica troppo spesso che l’uso dei suoi decreti presidenziali su temi così importanti non dà le stesse garanzie di un passaggio in Parlamento o di un decreto firmato dal Presidente della Repubblica. E la scuola? Si rientra, riprende, si fa solo con le lezioni on line, tutti bocciati, tutti promossi, sei politico? Non si sa. Così come non si sa quando si riparte. I virus non dà certezze. Neanche il capo della Protezione civile Angelo Borrelli che dice a maggio, forse il primo, forse il 16, forse non sa. Forse l’hanno frainteso. Capita. Ma capita troppo spesso. E allora che si fa? Si apre, si apre solo un po’, si chiude…Chiudono tutti e forse non riapriranno più tutti quei poveracci che vivono ( vivevano) con l’incasso della giornata e che ora non sanno dove sbattere la testa. Il virus fa ciò che vuole e non sente ragioni. Chi sta provando a portare fuori il Paese da questo disastro pure…