Tortu: “Una medaglia a chi sta in prima linea…”
“Io sono molto legato alla città di Bergamo, perchè buona parte della preparazione invernale la faccio lì. Sono sempre stati molto gentili ed ospitali, sono davvero riconoscente. Conoscendo lo spirito e la forza d’animo dei bergamaschi e dei bresciani sono sicuro che, malgrado questa sia la cosa più brutta che gli sia capitata, torneranno a essere quelli che erano prima. Di questo sono sicuro”. Filippo Tortu, recordman italiano dei 100 metri, racconta in esclusiva a LaPresse la sua quarantena. Parla di chi lavora in prima linea in questa emergenza coronavirus, “Darei anche più di una medaglia, perchè stanno facendo un lavoro magnifico. Sono a disposizione di tutti, mettendo la vita degli altri anche davanti alla loro. Una medaglia sarebbe troppo poco, il mio ringraziamento va a tutti quelli che sono in prima linea”.«Il rinvio delle Olimpiadi? Senza dubbio è stata la scelta corretta da parte del Cio, anche se c’era qualcuno che non era d’accordo. Io lo ero ancora prima dell’annuncio ufficiale. Da atleta mi dispiace e non poco, ma cerco sempre di prendere il lato positivo delle cose: vuol dire che avrò un anno in più per prepararmi». Sul suo obiettivo per il 2022, il campione azzurro dice: «Penso di essere più portato per i 100 metri e l’anno prossimo farò solo quelli. Per i 200 ne approfitterò quest’anno, poi vedremo di capire su cosa puntare. Però io sono orientato quasi al 100% nel puntare sui 100».