Medici sportivi: come ripartire dopo il lockdown
Il “lockdown” mette a dura prova testa e muscoli. E’ l’allarme che lancia la Federazione medico sportiva italiana (Fmsi) che evidenzia anche come il “detraining”, cioè la riduzione della quantità quotidiana di attività fisica, possa portare per molti anche ad un inizio di atrofia muscolare. “In alcuni casi – spiegano i medici- causando alterazioni sia nella struttura sia nella funzionalità del muscolo: la letteratura scientifica mostra che la densità capillare del muscolo, la distribuzione delle fibre muscolari, gli enzimi muscolari, la forza e la potenza muscolare sono tutte influenzate negativamente da periodi variabili di “detraining”‘, fino a portare il muscolo a non disporre più delle sue caratteristiche funzionali e strutturali se l’inattività è prolungata per numerose settimane”. Serve quindi un programma di “ricondizionamento fisico” e i medici suggeriscono di rispettare una ripresa graduale dell’attività, partendo da almeno 30-45 minuti ogni giorno fino ad un totale di 150-300 minuti a settimana, in combinazione con esercizi di tonificazione muscolare e flessibilità. “L’intensità del lavoro – precisano – deve variare secondo le condizioni fisiche individuali e dell’età, consigliando attività d’intensità moderata per la maggior parte della settimana, con una parte delle singole sedute svolta a intensità più alta. Se il periodo d’isolamento ha comportato un aumento di peso corporeo, sarà assolutamente raccomandato il ritorno al peso forma, abbinando alla ripresa dell’attività fisica anche un regime dietetico controllato, moderatamente ipocalorico e ricco di vitamine e con attenzione ad una appropriata idratazione”.
Quando si potrà gradualmente tornare praticare sport all’aperto sarà estremamente importante attenersi alle precauzioni suggerite dal Ministero della Salute:
1) Praticare attività fisica a livello individuale, rispettando l’eventuale indicazione all’utilizzo di una mascherina chirurgica per coprirsi naso e bocca;
2) Mantenersi a distanza da altre persone. Considerato che l’attività fisica aumenta la frequenza e la profondità degli atti respiratori e di conseguenza lo spazio percorso dalle goccioline di saliva presenti nel nostro respiro, sarà necessario aumentare la distanza di sicurezza portandola ad almeno 5 metri durante cammino, corsa e altre attività aerobiche come yoga e pilates e ad almeno 20 metri nel caso del ciclismo;
3) Evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrato a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti.
4) Appena possibile, dopo l’attività fisica, lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, sciacquandole ed asciugandole con una salvietta monouso. Se non si ha accesso ad acqua corrente è possibile ricorrere, se sono disponibili, a prodotti di disinfezione;
5) Bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate;
6) Buttare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati come cerotti, bende (ben sigillati);
7) Non toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con le mani non lavate;
8) Coprirsi la bocca e il naso con l’incavo del gomito o con un fazzoletto, preferibilmente monouso, ma non con la mano, qualora si tossisca o starnutisca.