Libertà vigilata…
Perfetto, tutti sui balconi a cantare Bella Ciao. Si è unito al coro anche il sindaco di Milano Beppe Sala con Saturnino anche se, un po’ pilatescamente, ha rinunciato ad usare il balcone principale del Comune, quello che dà su piazza della Scala, affacciandosi alle finestre di un cortile esterno. Tutti a parlare di Liberazione, molti magari senza sapere neppure perfettamente cos’ è accaduto, perchè la storia passa e per conoscerla bisogna studiarla. Ma molti cori sono così, ci finisce in mezzo un po’ di tutto, non si bada troppo al sottile ormai. Un po’ come sui social. E allora cantiamo e scendiamo in piazza come è successo oggi a Milano, a Roma, a Udine dove decine di antagonisti se ne sono letteralmente fregati dei divieti della quarantena e sono andati a difendere la Libertà insultando i poliziotti. Come se a tutti gli altri, a tutti quelli che sono invece rimasti a casa, della Libertà non fregasse un fico secco, stupidi idioti che invece rispettano regole e democrazia sul serio. E poi qual è la libertà che lor signori difendono? Da quasi due mesi siamo un popolo in libertà vigilata. Un popolo che non può uscire se non ha un cane; un popolo che vede aggirate da decreti presidenziali fondamentali garanzie costituzionali; un popolo ( e un governo) che ha delegato agli scienziati la gestione della propria esistenza; un popolo costretto a vivere distanziato; un popolo che deve rendere conto ai vigli urbani se decide di andare a far la spesa 500 metri più lontano da casa; un popolo a cui è stato negato il diritto di fare sport, che non può neppure azzardarsi a fare una corsetta perchè rischia di essere denunciato o la delazione di qualche zelante vicino di casa. Che libertà è questa? Chi critica generalmente deve suggerire un soluzione: funziona così. E la soluzione è che la politica torni a conquistare il proprio ruolo. Torni a mediare tra le sacrosante misure sanitarie e i diritti ( altrettanto sacrosanti) del lavoro, dell’istruzione, dello sport. Torni a fare scelte non solo suggerite dai virologi che (giustamente) fanno ciò che sanno fare. Scelte coraggiose che non sono solo quelle di salire su un balcone e cantare a squarciagola.