auSarà una ripartenza lenta per tutti, per molti settori e per lo sport agonistico soprattutto. Nuova vita e nuove regole che avranno come parola d’ordine il distanziamento sociale, da qualche mese, entrato prepotentemente nella nostra quotidianità. Non solo. Mascherine, sanificazioni, tamponi tutte precauzioni che entrano a far parte di protocolli che di fatto renderanno estremamente complicato gareggiare e soprattutto organizzare le gare. Così sarà un’estate (e probabilmente un anno) che vedrà molti sport restare fermi al palo, senza competizioni ufficiali: “Sì purtroppo la situazione è questa- spiega Luca Lanzara, presidente dell’Aurora Triathlon, storica società sportiva campana- Ed è un fatto che ci inquieta non solo perchè  i nostri tesserati quest’anno non sanno se mai potranno mettersi addosso un pettorale  ma soprattutto in prospettiva perchè questo sport, già di per sè costoso, rischia di perdere molti appassionati da queste parti…”. Si fa presto a far di conto.  ” La realtà in cui si muovono molte società di triathlon al Sud non è quella con le disponibilità economiche della Brianza, tanto per fare un esempio- spiega Lanzara-  Nella mia società ci sono professionisti ma anche operai, agricoltori e a volte facciamo i salti mortali per far quadrare i conti tra costi per le attrezzature, per le gare e per le trasferte. Quest’anno chi ha pagato le quote di tesseramento alle società, se non in rare eccezioni, non potrà schierarsi al via. Ed è una situazione che ci crea non poco imbarazzo visto per la prossima stagione dovremo richiederla nuovamente senza che in pratica questi atleti abbiano fatto una gara…”. La Federazione triathlon quando è scoppiata l’emergenza è stata costretta a sospendere l’attività: “Scelta legittima- spiega Lanzara– Ma ora è tempo che si metta con la  testa e  con il cuore per cercare di capire cosa fare nel prossimo futuro prorogando, ad esempio, le scadenze dei tesseramenti. Un gesto che servirebbe a non far disamorare gli appassionati che di fatto salteranno una stagione e rischiano oltre al danno la beffa. La mia non è un richiesta ma un appello di buonsenso e spero che si possa cominciare a discutere di una deroga che porti ad allungare i termini  di quest’anno anche alla prossima stagione. Sarebbe un bel regalo, lo apprezzerebbero in tanti…”