Runner e ciclisti mettetevi un gilet arancione…
Liberi tutti, la pandemia è finita. E chissenefrega se anche ieri in Lombardia ci sono stati 221 contagi e 62 morti. Ma probabilmente molti (la maggior parte pare) hanno deciso che non serve più star lontani, non serve più proteggersi e non serve più neanche portare le mascherine. Basta mettersi un gilet arancione e liberi tutti di andare in piazza a protestare ad «assembrarsi» appassionatamente come se tutto ciò che è stato fosse ormai solo un lontano ricordo. Ieri da piazza Duomo sono passate migliaia di persone per manifestare che, per carità, hanno tutto il diritto di far conoscere il loro malcontento ma, vista la situazione, forse in piazza potevano anche evitare di andarci. Ma il punto è un altro. Chi ha autorizzato quelle manifestazioni? Che fine hanno fatto i vigili che fino a poche settimane fa pattugliavano con fastidiosa solerzia le vie della città e dell’hinterland? Che guai a uscire senza autocertificazione. Che hanno multato runner, ciclisti, gente che camminava duecento metri più lontano da casa. Che ha avuto l’ardire di andare a far la spesa in un supermercato che non era quello del suo quartiere? Sarebbe forse bastato mettersi un gilet arancione per avere il lasciapassare? Bisogna che qualcuno spieghi a tutti ancora una volta e con chiarezza in che «fase» siamo: due, tre, quattro… Bisogna che qualcuno ricordi che se è vietato assembrarsi sui Navigli per l’aperitivo, nelle piscine, nei ristoranti o al lavoro, se non si può andare in gruppo in bici, se non si possono fare gare di nessun tipo, allo stesso modo è vietato farlo in piazza per qualsiasi (anche se ottimo) motivo. E vietato significa che non si può. Che oltre ad essere una misura di prevenzione ancora purtroppo necessaria è anche una misura di equità verso chi per «ripartire», per ricominciare a lavorare ha speso un sacco di soldi per mettere a norma locali, strutture, centri sportivi, per ridurre i tavoli, per contingentare gli ingressi, per sanificare e via elencando. Perchè tutti questi poveretti che si sono messi in regola, come si dice con un giro di parole, rischiano di essere «cornuti e mazziati». Per loro pare che la pandemia non sia finita, per tutti gli altri sì e così in piazza ci si può assembrare ma per andare al ristorante, per entrare in piscina, in un supermercato o in una palestra o per fare un po’ di sport assolutamente no. Ma che «fase» è?