Sulle strade della Nove Colli…
Polenta, Pieve di Rivoschio, Ciola, Barbotto, Tiffi, Perticara, Monte Pugliano, il Passo delle Siepi e il Colle Gorolo. Tutti insieme fanno Nove Colli. Fanno una delle granfondo ciclistiche più dure e affascinanti in circolazione, forse la più famosa, forse la più accogliente, forse anche la più glamour, passerella di volti noti e meno noti dove c’è la coda per far fatica, per strappare il biglietto che dà diritto a pedalare sulle strade dell’appennino dove sono passati i campioni ma soprattutto dove è passato un campione, un campione solo. Quel Marco Pantani che qui è nei bar, nelle bacheche tra le foto dei ristoranti, nelle vie, nelle piazze, sulle bici della gente che pedala, nel cuore di chi lo ha visto, lo ammirato e non se lo scorda più . Cinquanta edizioni, mezzo secolo di una storia che non finisce più e che quest’anno, complice il virus, si prende una pausa. Ma non del tutto, qualcosa c’è e si muove perchè da queste parti sono tutti sempre in movimento, s’ingegnano, non si arrendono. La data da segnare in calendario è il 18 ottobre 2020, quando tutti i cicloamatori, che vorranno vivere le salite e le atmosfere della granfondo Nove Colli ed emulare i campioni del Giro d’Italia, potranno pedalare senza nessuna fretta sui percorsi della cicloturistica ”Sulle strade della Nove Colli”. Una prova senza cronometraggio, con partenza alla francese, organizzata dalla ASD G.C.Fausto Coppi di Cesenatico insieme all’Amministrazione Locale e alle Associazioni di Categoria della città. “L’iniziativa è il primo passo per il rilancio del territorio che fa del turismo e della passione per le due ruote i sui marchi di fabbrica…” spiegano gli organizzatori. E allora si va, si pedala: saranno tre i percorsi tra cui scegliere: 72 km (340 mt. dislivello), 106 km (1090 mt. dislivello) e 152 km (2290 mt. dislivello). Partenza e arrivo saranno come da tradizione a Cesenatico, ripercorrendo i tratti più famosi della Nove Colli a cui anche il Giro d’Italia, il 15 ottobre, renderà omaggio con una tappa dedicata per celebrare la cinquantesima edizione della granfondo più antica del mondo. E’ la Romagna che non ti aspetti. O forse sì che te l’aspetti. Ed è per questo che tutto vogliono venire a correre qui…