Da Linz a Vienna a remi, quando lo sport abbatte le barriere
Una sfida nella sfida. La discesa del Danubio a remi, da Linz e Vienna, con un gruppo di atleti diversamente abili, italiani e austriaci, per la maggior parte non vedenti o ipovedenti. E’ questa l’impresa che Riccardo Dezi e Giulia Benigni, Presidente e Vicepresidente del Circolo Canottieri 3 Ponti di Roma, tenteranno a fine luglio. Ma c’è ovviamente di più. C’è l’ideale che muove l’essenza dello sport e dei suoi valori più alti quelli dell’inclusione e della solidarietà. “Andare oltre le difficoltà fisiche per regalarsi e regalare le emozioni che il canottaggio può dare- spiegano- Insegnare ed imparare ad accogliere la diversità e a condividere, in un assieme che va ben oltre la sincronia del gesto atletico”. Saranno di 4 equipaggi della spedizione, gruppi da 8 con timoniere, seguiti in tutto il tragitto dagli organizzatori e dai tecnici dello Staff con 2 motoscafi d’appoggio. Ciascun equipaggio che prenderà parte alla regata sarà composto per il 25% dei vogatori da atleti del pararowing. L’iniziativa è sostenuta della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale. Cinque le tappe per un totale di circa 200 chilometri. Si parte martedi 28 luglio da Linz con una prima tappa di 55 km, che terminerà a Grein. Mercoledì 29 luglio gli atleti percorreranno a remi i 45 km che li separano da Melk. Giovedì 30 luglio la terza tappa, di soli 25 km, si fermerà a Durnstein. Venerdì 31, partiti da Durnstein, gli equipaggi raggiungeranno la città di Tulln a 45 km di distanza. La mattina di sabato 1 agosto vedrà l’imbarco del gruppo per affrontare l’ultima tappa, 30 km fino a Vienna. L’impresa si concluderà presso il Donauhort Ruderverein, circolo viennese degli amici e atleti austriaci che prenderanno parte alla regata. Una festa, per celebrare il sollievo dalla fatica e le grandi soddisfazioni che solo lo sport e un’impresa sportiva sa regalare. Ovviamente a tutti, senza distinzioni e senza differenze.