In bici a Capo Nord per donare 70mila pasti ai poveri
Quasi cinquemila chilometri in quaranta giorni. Tanto ci è voluto per andare da piazza Duomo a Capo Nord che una volta era la «terra promessa» di tanti motociclisti e che, negli ultimi anni, è diventata anche meta possibile per molti ciclisti coraggiosi o, forse solo, semplicemente più audaci. Pietro Franzese, milanese, 27 anni, «social influencer» della bici tra i più seguiti, ha attraversato mezza Europa un po’ per spirito d’avventura ma soprattutto per spirito solidale, cioè per sensibilizzare tutti a non sprecare cibo e per raccogliere fondi per il Banco Alimentare. Missione compiuta che ha portato in dote al Banco quasi 4mila euro che serviranno a garantire quasi 70mila pasti a chi non se li può permettere. Una bella impresa, non la prima. Da anni infatti viaggia da solo con la sua bici. Più precisamente da sei cioè da quando, dopo aver ripescato una «scatto fisso» da un canale di Dublino, è tornato a Milano se n’è costruita una. Da allora ha percorso più di ventimila chilometri: «Questa però è stata un’esperienza eccezionale- racconta- Mai mi sono sentito così felice e realizzato. I Paesi scandinavi sono stati i più “tosti“ da attraversare, ma in cambio della fatica ho sempre ricevuto la bellezza della natura come mai l’avevo vista». Laghi, paludi, fiumi, foreste interminabili, renne in uno scenario che gli ha fatto compagnia per centinaia di chilometri, lontano da qualsiasi centro abitato. Sebbene il viaggio fosse in solitaria di sostegno durante il tragitto ne ha ricevuto parecchio, anche da persone incontrate per caso sulla strada: c’è chi gli ha offerto acqua, chi cibo, chi mele, banane e chi ospitalità per una notte. «Ma non è stato semplice- spiega- Ho dovuto affrontare anche giornate fredde, con tanta pioggia e vento soprattutto quando sono arrivato in Lapponia ma l’ho portata a casa e sono contento di averlo fatto per una causa che ritengo nobile, ovvero quella di essere riuscito con le donazione a raccogliere fondi per il Banco Alimentare della Lombardia». «Quella di Pietro è stata un’impresa eccezionale perchè ha unito il mondo dello sport a quello della solidarietà contribuendo a dare un aiuto concreto a chi oggi è in difficoltà- commenta Dario Boggio Marzet, presidente del Banco Alimentare della Lombardia- Con l’importo raggiunto l’Associazione può distribuire cibo a persone e famiglie bisognose sul territorio. A lui va un grazie sentito, per la fatica e la determinazione ma soprattutto per la passione con cui ha sostenuto la nostra mission». Partito da Milano alla fine di giugno è arrivato sulla punta più settentrionale della falesia Norvegese alcune settimane fa: ha attraversato otto Stati pedalando in media un centinaio di chilometri al giorno, ha superato un dislivello complessivo di 20mila metri dal punto più alto del Brennero a quello più basso del tunnel di Capo Nord e ha fatto un bagno nelle acque dolci del circolo polare artico e uno in quelle salate nel Mar di Barents a Honningsvag in Norvegia. Per 26 notti ha dormito in tenda, per nove si è riposato. Non ha mai forato.