E’ solo un attimo. Le migliaia, migliaia, e migliaia di tifosi belgi assiepati sul Paterberg quando Mathieu Van der Poel e Tadej Pogacar prendono quella decina di metri che poi diventano cento a Wout Van Aert si mettono le mani davanti alla faccia e capiscono all’istante che non sarà per il loro eroe la giornata del Fiandre. Ma dura un amen la delusione. Un po’ per scaldarsi dal freddo, un po’ perchè il ciclismo da queste parti è una festa infinita che aspetta questo fine settimana per santificare “La Ronde”, si riprende a brindare affogando lo sconforto  nelle pinte di birra. Fiumi di birra che porta il nome del Kwaremont, che nel pub ai piedi del muro tra maglie, trofei, foto e cimeli viene servita in bicchieri che sotto il vetro hanno le pietre di pavè. Tutto scorre. Wout non vincerà e allora viva Tadej che comunque qui è meglio di Vdp. E allora il tifo riparte  per un enorme Matteo Trentin, per Mads Pedersen , per tutti. Ma vince uno solo, il “fieu” come lo chiama affettuosamente Ernesto Colnago,  con una prova di forza  che gli permette di conquistare in solitaria il Giro delle Fiandre numero 107 , il più veloce della storia corso a 44,1km orari di media. Lo sloveno attacca quando mancano 55 chilometri, parte la prima volta al secondo passaggio sull’Oude Kwaremont e muro dopo muro costringe tutti ad alzare bandiera bianca. A 24 anni è il terzo corridore nella storia di oltre un secolo di  ciclismo, con il francese Louison Bobet e il belga Eddy Merckx, ad aver vinto sia il Tour de France che la «Ronde». «È incredibile, è un giorno che non dimenticherò mai e potrei quasi ritirarmi dopo questa giornata…”.  Ovviamente non lo faraà. Dopo le vittorie alla Liegi-Bastogne-Liegi nel 2021, e al Giro di Lombardia nel 2021 e 2022, ora ha al suo attivo quattro “Monumenti”. Delle cinque più grandi classiche in calendario gli restano da conquistare solo la Milano-Sanremo, dove un mese fa è arrivato quarto, e la Parigi-Roubaix. Solo un uomo è riuscito a vincere i cinque Monumenti e il Tour de France: Eddy Merckx. «La Sanremo è la gara più difficile da affrontare. Quest’anno ero in ottima forma ma non ho intenzione di mollare – ha aggiunto Pogacar – Roubaix? Vedremo se un giorno ci proverò, ma dovrò prima mettere su pochi chili di peso».