“La Forza del maltempo costringe la Nove Colli al rinvio”. L’annuncio sul sito della Granfondo che si sarebbe dovuta correre domenica e che, giustamente, è stata spostata al 24 settembre. Così come il Gran premio di Formula Uno di Imola quindi, la Nove Colli non si corre. Non è possibile e non sarebbe neppure giusto e opportuno vista l’emergenza meteorologica che sta travolgendo la Romagna. «La Nove Colli è una festa – spiega il presidente Andrea Agostini– e in questo momento non ci sono le condizioni né morali né strutturali e né pratiche per festeggiare nulla. Stiamo vivendo giorni drammatici con le immagini di Cesena, di Cesenatico e di tuta la zona collinare che ci hanno fatto male. Questa mattina ci siamo svegliati e abbiamo capito subito che la Nove Colli di domenica non si potrà correre”. Che poi in questo momento correre o non correre la Nove Colli è davvero l’ultimo dei problemi. “Il primo pensiero è per tutti i volontari, gli uomini della Protezione Civile e le forze dell’ordine che garantiscono il regolare svolgimento della corsa- continua Agostini-. Non è pensabile ora sottrarre forza al territorio, non sarebbe possibile e nemmeno responsabile. Inoltre, non riteniamo opportuno far svolgere la Granfondo per motivi di sicurezza visto che non possiamo conoscere la situazione delle sedi stradali interessate. In ultimo arriva l’aspetto morale e non riteniamo opportuno fare festa in questo periodo così difficile per tutti. Siamo certi che tutta la Romagna saprà rialzarsi, e quando lo farà la Nove Colli sarà pronta a rappresentare una giornata di svago e di gioia per tutti”.  In Romagna la situazione continua a restare tragica con oltre 13 mila persone evacuate, con decine di migliaia di sfollati, con danni sul territorio, tutti ancora da valutare,  paragonabili a quelli di un terremoto. Le priorità sono altre, una su tutte salvare la vita a chi in questi giorni rischia la pelle. Attualmente nell’intera provincia di Forlì il conto delle vittime è salito a nove tra le  province di Forlì-Cesena e Ravenna. L’ultimo bollettino diramato dalla Regione Emilia-Romagna fa venire i brividi: sono 14 i fiumi esondati, 23 i comuni allagati e e 250 le frane che interessano oltre 45 comuni della zona. L’invito e di salire ai piani alti della case e di non muoversi per non intralciare i soccorsi che oltre ai sanitari, forze dell’ordine, vigili del fuoco uomini della Protezione civile vedono in campo oltre 1.100 volontari . “La situazione è molto critica- spiega il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli- chiedo a tutti la massima collaborazione e di evitare di camminare lungo i torrenti”.