In Toscana dopo le strade, le ferrovie “bianche” con una stazione Eroica
Ci sono strade che, anche se sembrano antiche, portano lontano. Nel futuro. Così in Toscana dove le “strade bianche” potrebbero diventare presto anche “ferrovie bianche”. Le strade bianche, che tanti anni fa qualche sindaco avrebbe voluto asfaltare e che sono state difese e protette a furor di popolo da associazioni, residenti, amministratori, dai ciclisti dell’Eroica, stanno contribuendo a fare la fortuna di questi luoghi. Come si dice oggi sono ormai “un format”, un marchio del made in Tuscany nel mondo che va aggiungersi ai tanti altri marchi che queste terre hanno la fortuna di avere. Gente che aveva capito che proprio proteggendo le strade bianche avrebbe conservato la caratteristica di un territorio e di una zona che poi sarebbe diventata patrimonio culturale. E così è stato. Strade bianche e allora anche “ferrovie bianche”, per riscoprire i luoghi, per far viaggiare più lentamente i turisti che non hanno fretta che si vogliono godere anche il viaggio come vacanza. Che poi non tutti amano andare veloci… E allora è di questi giorni la proposta di un protocollo dei comuni di Asciano, Chiusi, Montepulciano, Rapolano Terme, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese con la Regione Toscana e al Gruppo FS Italiane. L’obbiettivo è far assumere impegni concreti al Gruppo FS Italiane per migliorare i servizi della linea Siena – Chiusi, con percorrenza entro 60 minuti, e valorizzarne il ruolo turistico. Il documento contiene la richiesta a RFI di riaprire la stazione ferroviaria di Monte Sante Marie come fermata de “L’Eroica”; di realizzare la nuova fermata ferroviaria a Rapolano Terme in prossimità dello stabilimento termale Antica Querciolaia e di riaprire la stazione di Montallese, nel comune di Chiusi. “Questo nuovo protocollo d’intesa – afferma Alessandro Starnini, Sindaco di Rapolano Terme, a nome di tutti i Comuni interessati – ha l’obiettivo primario di dare attuazione alle richieste da tempo avanzate al Gruppo FS Italiane e al Ministero delle Infrastrutture e di far assumere a questi soggetti impegni concreti da inserire negli accordi con la Regione Toscana, compresi i finanziamenti necessari”.