Le Grand Colombier, la sfida di tutti non solo di Pogacar e Vingegaard
Poi all’improvviso ti trovi di fronte una salita. Che è sempre una sfida e un po’ il racconto della vita. Lo era oggi le Grand Colombier per Pogacar e Vingegaard, lo sarà domani e nei prossimi giorni ancora per misurarsi e per giocarsela. Ma in realtà è così per tutti, per chi pedala, professionisti, appassionati, allenati, carneadi dell’ultima ora, tapascioni qualunque. La salità è la sfida delle sfide, ciò che dà senso al ciclismo, al suo racconto, alla sua faticosa bellezza. E non servono i selfie a testioniare, a certificare: è così da sempre. L’essenza dello sport non si conserva nella memoria di una smartphone. E’ altrove, storia e presente, intimità e incoscienza, passione e tenacia che si modificano di giorno in giorno, di anno in anno. Non si è campioni e non si è giovani per sempre, ma in realtà poco cambia. L’aspettativa si trasforma e si modella sui muscoli che non sempre seguono ciò che la testa è ancora in grado di fare. Cambiano le sfide e gli avversari se mai ce ne sono stati. Cambiano le velocità e le distanze. Cambia un po’ anche la filosofia, perchè lo sport è soprattutto una filosofia che mette a posto un sacco di cose, di casini quotidiani, di pensieri, di “rogne”. E allora svaniscono come d’incanto le gabbie, le griglie, i chip che non servono più. Non sono più necessari perchè la fatica e la voglia di farla non hanno bisogno di essere misurate. Niente classifiche, niente cronometri, si arriva quando si arriva ed è il tempo giusto. Senza tagliare, senza cercare scorciatoie che non servono perchè poi i conti li fai tu ed è ovvio che non tornano. A pane e acqua, rallentando con gli anni. Magari non più in gruppo, sempre in direzione ostinata e contraria ma senza esibirsi, senza fare gli sbruffoni, tosti come sempre. Però un po’ più saggi come chi conosce le salite, l’unica sfida, quella che vale, dove s’incrociano gli sguardi e dove resti sempre solo con le tue gambe. Forza e pazienza. Fiato e tenacia che non hanno tempo, non hanno età, non hanno nomi e cognomi dei campioni. Fino in cima e fino alla fine perchè in fondo basta avere e pazienza e si arriva. Basta avere chiara la via.