“Sorprendentemente, ho dovuto affrontare molti momenti di crisi per tutta la notte e per tutta la gara, e sono piuttosto sbalordito che le cose siano andate bene alla fine. Mi sento davvero fortunato ad aver fatto l’ultima manche e ad aver dato una buona spinta, riuscendo a resistere fino al traguardo, perché stavo davvero faticando“. Jim Walmsley, 33 anni di Phoenix, Arizona  è  il primo atleta americano a vincere l’edizione l’UTMB Mont-Blanc. Secondo si è classificato l’altro statunitense Zach Miller, al terzo posto si è piazzato l’atleta francese Germain Grangier. Una gara estenuante che l’atleta del team Hoka ha concluso in 19 ore e 37 minuti con una velocità media di 8,78 km/h e un tempo complessivo di 19:37:43: è sceso sotto il tempo record del percorso registrato l’anno scorso da Kilian Jornet (quest’anno assente) diventando così anche il terzo a terminare quello che è considerato uno dei percorsi più tecnici del mondo in meno di 20 ore.  Il Dacia Ultra-Trail Du Mont-Blanc è considerato l’evento di ultra-trail running più prestigioso e competitivo al mondo. Il percorso massacrante si snoda tra Francia, Italia e Svizzera: quando la sente nominare l’Utmb si trattiene il fiato. E’ la regina delle ultramaratone:  171km intorno con più di 10.000 metri di dislivello positivo.  Il giro completo del Monte Bianco in meno di due giorni per super atleti che si preparano per mesi. Una prova enorme, quasi fuori dal tempo alla ricerca di un limite che non può ovviamente essere solo fisico. Una sfida che passa dal Col du Bonhomme al col de la Seigne; dalla magica Val Veny dominata dalla Noire de Peuterey, ai ghiacciai del Monte Bianco. Poi arriva in Val Ferret, dominata dal Dente del Gigante e dalle Grandes Jorasses, prima di scollinare in Svizzera. E non è finita. Ci sono ancora da affrontare  le salite di Bovine e Les Tseppes e poi, davanti all’Aiguille Verte, alla verticale dei Drus ed alla maestosità del Monte Bianco, ci si può lanciare verso il traguardo. Per Walmsley, che era al suo quinto tentativo, l’Utmb era diventata un po’ un fissazione tant’è dallo scorso anno si è staferito  ad Arêches-Beaufort, in Francia, per prepararsi al meglio ed allenarsi sulle Alpi facendo esperienza sui sentieri di queste montagne, molto diverse da quelle americane. L’anno scorso era stato a un passo dal colpaccio, ma dopo aver guidato la gara a lungo era stato raggiunto da Kilian Jornet, che ha vinto con il record del percorso in 19:49, classificandosi quarto.