Un secolo a due ruote: il mito del boxer Bmw
«Questo vecchio motore fa un rumore come di monetine, ma non è che il normale sbattimento delle valvole sulle sedi. Una volta che ci si abitua al rumore si impara anche ad aspettarselo…». Rumore o, meglio, musica quella del boxer Bmw, proprio come scriveva Robert Pirsig nel suo «Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta», il capolavoro che raccontò il viaggio in moto attraverso l’America con il figlio undicenne, Chris. Era il 1923 quando la Bayerische Motor Werke presentò al mondo, portandola al Salone di Berlino, la leggendaria «R32». Una rivoluzione che partiva proprio dal Boxer, quel motore bicilindrico «sdraiato» parallelo alla strada che però teneva basso il baricentro della moto dandole una grande stabilità. Il Boxer Bmw quest’anno compie un secolo, è diventato il segno distintivo di tutte le moto bavaresi ed è ancora vivo e vegeto. Cent’anni sono una lunga storia, un «mito», una passione che ha portato schiere di motociclisti in sella alle bicilindriche di Monaco. Un lungo viaggio che nel prossimo fine settimana verrà ripercorso al Parco Esposizioni Novegro dove il 3, 4 e 5 è in programma la 83ma edizione della Mostra Scambio di auto, moto e ciclo d’epoca che avrà questa volta come attrazione principale una ricchissima esposizione di motociclette BMW per festeggiare proprio i 100 anni della casa tedesca. Sarà l’occasione per portare «biemvuisti» e non a rivivere la storia di un motore e di un marchio dagli albori fino ai giorni nostri attraverso modelli che hanno segnato tappe importanti dell’industrializzazione teutonica ed europea. Tutto ebbe inizio con il capo progettista Max Friz, che disegnò la prima moto Bmw presentata al Motor Show tedesco il 28 settembre 1923. A lui si sono aggiunti designer, piloti da corsa e menti che hanno sfidato e rivoluzionato quelle che erano le convinzioni motoristiche, meccaniche e telaistiche dell’epoca. Nel 1924, Rudolf Schleicher ebbe un ruolo di primo piano nello sviluppo del motore della Bmw R37, il primo modello sportivo di Bmw Motorrad. Nel 1937 Ernst Jakob Henne, battè il record di velocità di 279,503 km/h in sella a una Bmw 500 Kompressor completamente chiusa e due anni dopo Georg «Schorsch» Meier vinse il Senior TT sull’Isola di Man nel 1939 con sempre in sella a una Bmw Kompressor. Poi arrivarono la prima vittoria nella Parigi-Dakar, lo stabilimento del Bmw Group a Berlino e la rivoluzione elettronica che preparò la strada alle nuove sfide ambientali. Questo è un anno di celebrazioni. Poche settimane in Piazza del Popolo, a Rubiera in provincia di Reggio Emilia, è andato in scena un grande «raduno» che è stata l’occasione per poter osservare da vicino la grande storia delle moto Bwm ma anche presente e futuro come la Gs 1300. La mostra di Novegro va nella stessa direzione e permette di rivivere il centenario del marchio motociclistico tedesco con un tributo ad una produzione di motocicli che è stata, ed è, fra le più fulgide della storia industriale e sportiva.