Maratona record a New York: è polemica sulle scarpe peso “piuma”
L’etiope Tamirat Tola domenica ha vinto la 52ma maratona di New York in 2 ore 4minuti e 58 secondi, un nuovo record perchè mai nessuno era andato così veloce nella Grande Mela che non è sicuramente una delle 42 chilometri più veloci in circolazione. Ma tant’è. Tola, già campione del mondo l’anno scorso, non è un carneade qualsiasi e sarà uno dei favoriti alle prossime olimpiadi di Parigi, quindi un tempo così ci sta tutto. Ma, come riporta l’Ansa, c’è polemica nel dopo maratona newiorchese. C’è polemica perchè il campione africano calzava una scarpa da 500 dollari, una delle più leggere e costose sul mercato, che gli avrebbe messo le “ali ai piedi” come ha detto al traguardo. Il dibattito è sulla tecnologia ma anche sul fatto che queste scarpe siano “usa e getta” ciò non più utilizzabili dopo la gara. Le Adizero Adios Pro Evo, il nuovo modello “piuma” del colosso tedesco che pesano solo 138 grammi, vanno oltre l’ultima frontiera delle suole in carbonio con una tecnologia EnergyRods realizzata con una serie di tondini in materiale composito (anche carbonio) che vengono immersi nella scarpa per fornire rigidità e reattività, lasciando però al piede la possibilità di muoversi e alle dita di esercitare una pressione più personalizzata durante ogni fase del passo. Un prodotto più che esclusivo realizzato finora in solo 521 paia affidate solo ai piedi veloci dei grandi campioni. Alcuni di loro hanno ammesso che la leggerezza fa e ha fatto la differenza: ad esempio la campionessa etiope Tigst Assefa che a settembre a Berlino ha battuto di due secondi il record femminile della gara. E la stessa cosa ha fatto intendere il connazionale Tola. La vera sfida è pero tra i due colossi della calzatura sportiva, tra Adidas e Nike che con la linea Vaporfly ha sempre dichiarato di essere in grado di migliorare del 4% le performance di una maratona, alla metà del prezzo e con una durata “garantita” di almeno quattro maratone. E’ una guerra di marketing all’ultimo decimo di secondo che ha sullo sfondo il muro delle due ore in maratona durante una sfida ufficiale e il business legato all’atleta e alla scarpa che lo abbatteranno. Anche di questo si discute dopo New York . E c’è poi chi ha parla di un vantaggio sleale paragonabile a quanto offrivano i costumi da bagno high tech Lzr Racer realizzati da Speedo e dalla Nasa in vista dei giochi di Pechino 2008 che regalarono, 13 record mondiali agli atleti che li indossavano più decine e decine di medaglie olimpiche e poi furono messi al bando.