Ora manca solo che vinca le volate. Tadej Pogacar domina la crono di Perugia, dà 17 secondi a Filippo Ganna, non uno qualunque quando si corre contro il tempo, ma soprattutto mette a due minuti e mezzo abbondanti Daniel Martinez e a quasi 3 Geraint Thomas. Fine. Fine di un giro dalla storia già scritta perchè lo sloveno è di un altro pianeta e non si vede davvero chi possa batterlo o almeno dargli filo da torcere. Lo vedi pedalare  e chilometro dopo chilometro capisci che l’ultima disastrosa crono al Tour dello scorso anno è un lontano ricordo: “Abbiamo lavorato molto sulla posizione- racconta la maglia rosa al traguardo- é la prima volta che per 50 minuti sono rimasto comodo sulla bici, avevo qualche piccolo dubbio e credo di avere ancora margini di miglioramento…”. Un messaggio ai naviganti e ai pedalanti verso le strade del Tour visto che per questo Giro 107 la pratica ( e domani c’è un altro arrivo in salita)  potrebbe essere archiviata. Resta una crono stellare, quasi perfetta, su un percorso tosto reso ancor più difficile dal vento.  Ciclismo nel ciclismo le cronometro. Te li godi i ciclisti:  stile,  potenza, eleganza,  compostezza, si capisce tutto al volo.  Tadej fila via dritto, “rotondo” dicono i telecronisti, senza neppure spostare le spalle. Top Ganna è davvero un aviogetto che vola radente l’asfalto della pianura ma un po’ paga  negli ultimi sette chilometri di salita. Geraint Thomas invece non va , ondeggia,  sbanda, si attorciglia con le gambe attorno a una monocorona da 66 denti e vede il tempo sfuggigli sotto e ruote. Nella crono l’’avversario c’è ma non c’è. Ed è peggio, è più insidioso, ti sfinisce. Perchè su una salita lo vedi, lo segui se ce la fai lo stacchi oppure provi ad incollarti alla sua ruota  fissando lo sguardo sulle ganasce dei suoi freni senza pensare a nulla. Cancelli i pensieri e cancelli metà della fatica. Ma nella crono no. Non puoi mai cancellare i pensieri. C’è sempre il dubbio che  ti consuma. E basta guardarli in faccia Pogacar, Ganna, Thomas, tutti gli altri per cogliere il fascino di una crono. Sguardi persi nel vuoto, inespressivi, senza smorfie, quasi assenti. Un solo pensiero che metro dopo metro diventa un rovello. Occhi fissi davanti a cercare la moto che indica dove andare, la riga bianca della mezzeria,  i marciapiedi,  le transenne domandandosi se si sta andando forte, piano, se si sta perdendo, guadagnando, se può bastare o se non basterà…Così va per tutti tranne che per uno. Ovviamente a caso: “Non ho voluto sapere i tempi fino agli ultimi due chilometri…”. Ma lui è Tadej Pogacar e viene da un altro pianeta…

 

ORDINE D’ARRIVO
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) – 40.6 km in 51’44”, media di 47.088 km/h
2 – Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 17″
3 – Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers) a 49″

CLASSIFICA GENERALE
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2 – Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) a 2’36”
3 – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 2’46”