Una foto per dire che il Giro è finito?
Una foto per dire che il Giro è finito? Ci sono foto raccontano meglio di tante parole. Che spiegano meglio di tante chiacchiere. Foto che cancellano ipotesi, mettono fine ai discorsi, foto che restano. Quasi sempre basta una immagine a raccontare una sfida, una vittoria, una sconfitta, una laurea, un amore o un figlio. Basta uno scatto anche per spiegare la prima settimana di questo Giro numero 107. Pogacar è sempre più un uomo solo al comando. Oggi il terzo successo arriva nella Spoleto-Prati di Tivo, al termine di uno sprint a ranghi ristretti nel quale si mette dietro Daniel Felipe Martinez e Ben O’Connor. Sulle pendenze finali si infrangono le speranze dell’ultimo reduce della fuga di giornata, Valentin Paret-Peintre, ma anche di chi prova a restare attaccato al fenomeno sloveno in generale. Una foto in cui Tadej si gira, in cui gli altri arrancano, in cui si racconta che c’è una maglia rosa che ha un altro passo, un’altra cilindrata, un’altra classe. Che , salvo contrattempi, ormai ci sono due giri. Uno per le piazze d’onore e un altro praticamente finito. “Non mi aspettavo di vincere oggi- spiega a traguardo il fenomeno sloveno- Come squadra abbiamo corso benissimo fin dall’inizio. Rafal (Majka) ha fatto un ottimo lavoro in testa e non appena abbiamo superato la prima salita di giornata, i miei compagni di squadra volevano che andassi a vincere la tappa. Abbiamo già visto Dani Martinez fare ottimi piazzamenti quest’anno, ovviamente pensavo a lui come principale avversario, ma non è stato l’unico. Antonio Tiberi ci ha provato un paio di volte. Avevo più o meno tutto sotto controllo. Spero che domani sia una giornata di relax…”. E probabilmente lo sperano anche gli altri, quelli che inseguono. Ma ora c’è chi comincia a chiedersi se sia più divertente un Giro con un “cannibale” che vince ovunque, che non ha rivali, che in bici pedala come se si stesse allenando o se invece Pogacar qualcosa agli altri dovrebbe lasciare, se non per generosità almeno per calcolo perchè aver tanti “nemici” in gruppo non è mai una bella cosa anche pensando al Tour. Lui prova a spiegare: “Capisco che tra i miei rivali ci possa essere del malumore, ma su 8 tappe ne ho vinte 3, vuol dire che ci sono opportunità anche per loro…”. Che forse era meglio che non spiegava…
ORDINE D’ARRIVO
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) – 152 km in 4h02’16”, media di 37.644 km/h
2 – Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) s.t.
3 – Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) s.t.CLASSIFICA GENERALE
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2 – Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) a 2’40”
3 – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 2’58”