Senna balneabile (ma non troppo): ecco il piano B
Non ci credono neppure i francesi probabilmente, ma la Senna è balneabile. Così almeno dicono le ultime rilevazioni fatte nelle acque del fiume dai tecnici della municipalità di Parigi e della prefettura dell’Ile de France. Nell’ultima settimana a cavallo tra la fine di giugno e i primi due giorni di luglio le concentrazioni di due batteri indicativi di contaminazione fecale, l’Escherichia coli e gli enterococchi, sono rimasti al di sotto delle 1.000 unità formanti colonie (ufc)/100 ml per l’Escherichia coli e 400 ufc/100 ml per gli enterococchi. E ciò significa che triatleti e nuotatori di lunga distanza tra poco più di un mese si potranno tuffare. Ma è questo il punto. Manca poco più di un mese al via e la variabile meteorologica può essere determinante nel far nuovamente salire i valori oltre le soglie perchè, se dovesse piovere, le acque reflue torneranno ad ingrossare la Senna con le complicazioni del caso. Quindi il dubbio resta e la preoccupazione di non poter inaugurare i Giochi come i francesi hanno annunciato al mondo, pure. E infatti un piano B è bello e pronto. Si era parlato nei giorni scorsi di trasferire triathlon e nuoto in acque libere a Nizza ma così non sarà. Se la Senna non dovesse essere balneabile per i giorni della gare la soluzione sarà tutta parigina. Ad annunciarla è Tony Estanguet, presidente del comitato organizzatore di Giochi olimpici e paralimpici: ” Sono due le ipotesi nel caso le acque della Senna non fossero praticabili- spiega sulle pagine dell’Equipe- Per la maratona di nuoto abbiamo allestito istruito un sito di riserva a Vaires sur Marne dove si svolgono le gare di canoa e canottaggio e che offre tutte le caratteristiche necessarie e ci dà la possibilità anche di ospitare 15mila spettatori. Per il triathlon invece c’è sempre una possibilità di posticipare la data della gare e nell’ipotesi più estrema quella di traformarlo in un duathlon come prevede anche il regolamento”.