Ci siamo. Nell’undicesima tappa la vittoria di Jonas Vingegaard allo sprint su Tadej Pogacar a Le Lorian, sulle cime del Massiccio Centrale, fa intendere un  po’ di cose. La prima è che il Tour  è no spettacolo assoluto un po’ perchè ci sono questi due, un po’ perchè ha una storia incomparabile e molto perchè è un evento capace sempre di pensare in grande. Quindi i 211 chilometri di oggi volano via con una serie di colpi di scena che trasformano una tappa in una tappa da incorniciare. La seconda che i manager della Visma Lease a Bike non raccontano frottole: “Jonas correrà il Tour solo se sarà al cento per cento…” avevano detto. E infatti è il danese in forma. Lo aveva già fatto vedere nei giorni scorsi ed oggi ha tolto ogni dubbio anche a chi ne aveva, visto che fino a poco tempo fa era in una corsia d’ospedale messo non proprio benissimo. La terza cosa che racconta questa tappa è che  Pogacar, dopo aver dominato e nobilitato un Giro fantastico dove però sinceramente rivali non ne aveva, qui resta ancora il favorito ma dovrà fare i conti anche con gli altri.  Con Vingegaard innanzitutto ma anche con Remco Evenepoel che si stacca ma non troppo e con Primoz Roglic che tra i quattro pare il meno in palla però resta lì. La quarta verità della Evaux Les Bains- Le Lorian è praticamente un “avviso ai naviganti” tutto nelle parole di Vingegaard al traguardo : ” Arrivando qui avevo molti dubbi e non avrei mai sognato di vincere una tappa- spiega-  Ora credo di poter vincere il Tour de France. Normalmente, raggiungo il mio livello più alto nella seconda e terza settimana di gara. Spero che quest’anno farò lo stesso…”. La quinta e ultia cosa che si è capita oggi è che tutti si aspettavano il capitano della Visma Lease a Bike forte e in forma ma forse non così. A cominciare da Tadej:”Jonas ha fatto un grande sforzo per rimettersi in carreggiata- racconta all’arrivo-  Non mi aspettavo uno sprint così.  Non credo di aver perso nessuna battaglia psicologica. L’ho battuto nella prima salita, e poi è tornato sulla seconda. Siamo alla pari. Ora tutto ciò di cui ho bisogno è mantenere questo distacco nei Pirenei. Le salite lì saranno molto diverse e più adatte al tipo di sforzi che ho fatto in allenamento. Sarà una battaglia serrata e molto bella da vedere. Sono sicuro che nessuno ha più dubbi su quanto sia in forma Jonas ma possiamo dimenticare Evenepoel e Roglic anche se hanno perso un po’ di tempo oggi sono sempre li”. Ci siamo e sembra una partita di poker con quattro campioni seduti al tavolo. Due hanno carte pazzesche, ma gli altri due non stanno bleffando…