Olimpiade e sicurezza: l’Eliseo schiera l’esercito
Tra il 26 luglio e l’11 agosto circa 10.500 atleti parteciperanno ai Giochi Olimpici, sventolando la bandiera di 206 nazioni. Si prevede che i Giochi attireranno circa 15 milioni di visitatori, di cui 2 milioni provenienti dall’estero. E successivamente, tra il 28 agosto e l’8 settembre, ai Giochi Paralimpici è atteso un record di 3,4 milioni di spettatori, che assisteranno alle prodezze di oltre 4.000 atleti con disabilità che gareggeranno in 549 eventi per medaglie. A Parigi è tutto ovviamente pronto, compresa l’infinità questione della balneabilità della Senna a cui nei giorni scorsi ha messo ( si spera) fine il tuffo del sindaco parigino Anne Hidalgo. Tra le tante preoccupazioni della vigilia quella maggiore riguarda la sicurezza. E la Francia per far fronte alle minacce schiera i soldati. Da pochi giorni il clima bucolico di Bois de Vincennes, un’area turistica verde a pochi chilometri da Parigi, stride con gli hangar, i prefabbricati e le cucine da campo della nuova base temporanea dell’esercito francese che diventa di fatto il centro operativo militare per tutto il periodo dei Giochi. Un dispositivo imponente che ospiterà i 4.500 soldati transalpini destinati a “vegliare” sul buon esito dell’Olimpiade, i mezzi operativi, alcuni reparti speciali e le centrali di comando. Tutto pronto quindi con il governo che ha annunciato misure di sicurezza senza precedenti anche se l’opera di “bonifica e controllo” è iniziata da tempo. Sono mesi che le forze dell’ordine e i servizi transalpini sono al lavoro con operazioni che fino ad oggi hanno portato ad oltre 770mila controlli amministrativi che sono costati l’esclusione ad oltre 3.500 persone che avrebbero potuto rappresentare una minaccia per la sicurezza, secondo i dati di un report reso noto due giorni fa dal ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin. Il 26 luglio si parte. E per la prima volta la cerimonia di apertura non sarà in uno stadio ma nel cuore della città, sulle strade che costeggiano la Senna. Il che rende tutto sicuramente più affascinante ma anche più esposto e complicato da controllare vista anche la presenza annunciata di molti capi di Stato. E’ stato drasticamente dimezzato il numero di spettatori che potranno assistere alla cerimonia ( saranno poco più di 100mila) e sono previste misure di sicurezza senza precedenti nella storia dei Giochi con 45mila poliziotti, 20mila addetti alla sicurezza privata e circa 15mila militari schierati a garantire l’ordine pubblico, dieci imbarcazioni di polizia a pattugliare il fiume, quattro elicotteri in volo con reparti speciali e cecchini a bordo. Sembra un film degno dell’Apocalisse ma purtroppo è realtà che fa i conti con una situazione “interna” francese ad alta tensione per quanto riguarda “banlieue” e migranti, molti dei quali accolti negli hotel dell Ile-de-France e “sfrattati” per far posto all’invasione dei turisti che arriveranno in città per i Giochi. Ma ciò che più preoccupa il governo transalpino sono le minacce terroristiche legate alle questioni internazionali che vedono l’Eliseo molto esposto e su posizioni “interventiste” nel conflitto tra Russia e Ucraina. Allerta però anche sul fronte islamico, il timore è che Parigi possa essere nel mirino non solo di gruppi organizzati, ma anche di singoli individui in grado di compiere gravi azioni in solitaria come del resto già successo in passato nella capitale francese. C’erano una volta le olimpiadi che spegnevano tutte le tensioni, che fermavano le guerre, che mettevano in pausa i disordini del mondo e oggi non ci sono più.