La bici “va” anche se sarebbe più esatto dire “viaggia”. La bici è da corsa ma sempre più spesso «gravel» o Mtb e ora anche a pedalata assistita ma comunque sempre con borse e portabagagli.  Con un po’ di fatica (molta) ma senza l’incubo di ritrovarsi in coda in autostrada o per un caffè in un autogrill. Su strade il meno battute possibile che prendono il nome di ciclovie, percorsi mappati e indicati che spesso si intrecciano con vere e proprie ciclabili, che attraversano la Penisola di lungo in largo. Strade «silenziose», abbandonate dal traffico a motore per vie più dritte e veloci. E’ la nuova moda, la nuova tendenza, un nuovo stile ( più lento) di viaggiare e godersi paesaggi e silenzio. Ed è’ una crescita costante quella del cicloturismo che nel nostro Paese lo scorso anno ha fatto registrate 56 milioni presenze, il 6,7% delle presenze complessive in Italia, con un impatto economico diretto stimabile in oltre 5,5 miliardi di euro, in crescita del 35% sul 2022 e del 19% sul 2019. Sono i dati del Rapporto “Viaggiare con la bici 2024”, realizzato da Isnart e Legambiente, snocciolati in occasione della presentazione della nona edizione dell’Oscar italiano del Cicloturismo in corso in questi giorni tra Lucca e Viareggio. La cerimonia conclusiva quest’anno si svolgerà il domani a Lucca con la proclamazione dei vincitori dell’Oscar italiano del cicloturismo, il premio che viene assegnato ogni anno alle “vie verdi” delle Regioni che promuovono la vacanza su due ruote con servizi mirati al turismo lento, proprio alla vigilia della Giornata mondiale della  Bicicletta fissata per il 3 giugno. “Il cicloturismo italiano è molto cresciuto in questi ultimi anni – spiega Paolo Bulleri,  il dirigente dell’area Ricerca di Isnart – Un exploit dovuto anche agli sforzi di tanti imprenditori che hanno saputo investire per offrire esperienze e servizi di qualità, contribuendo a ‘vivificare’, anche economicamente, molte aree interne del Paese, lontane dai tradizionali flussi turistici. Credo, tuttavia, che ci siano ancora ampi spazi di mercato da cogliere e che per farlo serva una vision coerente ed integrata che sappia ancor meglio posizionare l’offerta cicloturistica del Paese, in particolare sui mercati internazionali”.  Il cicloturismo si caratterizza come uno dei segmenti a forte trend di crescita, nell’ambito del contesto più ampio del turismo attivo ed in plein air. Qualche anno fa era un fenomeno emergente, oggi è voce “forte e chiara” dell’offerta turistica del Paese, che sta innescando un circuito virtuoso tra una domanda sempre più attenta, caratterizzata da interessi trasversali e una capacità di spesa medio-alta, e un’offerta di servizi che vanno specializzandosi, così da rendere il cicloturismo uno dei nuovi turismi di punta.

 

I dati dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio

47%- Il cicloturista in Italia in prevalenza, un Millennial con un livello di istruzione medio-alto,

52% Dichiara un reddito medio o addirittura medio-alto
41%  Viaggia in compagnia: del proprio partner
26% Viaggia con  della famiglia
17% Viaggia con amici
37% Sceglie percorsi legati a visite al patrimonio artistico-monumentale
36,4% Sceglie percorsi  naturalistici
6 su 10 Utilizzano la rete per raccogliere informazioni e pianificare la propria vacanza
22% Dei cicloturisti stranieri è repeater, ovvero disposti a ritornare  dopo esperienza piacevole,
6su10 Hanno propensione maggiore a lasciare recensioni online
42% Utilizza  TripAdvisor
33,2% Usa Facebook
22% Commenta su Instagram
1su 3 Usa una specifica ciclovia perché ben manutenuta
22,4% Sceglie la destinazione perchè collegata da una ciclovia
95euro E’ la spesa media al giorno per l’acquisto di beni e servizi di cicloturisti italiani
104,5 E’ la spesa media di un cicloturista straniero
59,6 euro Spesa media dei turisti arrivati in Italia nel 2023
49% Di chi viaggia in bici usa la Mtb e gravel
24% Per viaggiare usa bici da corsa
15,4% Usa la city bike
12% Viaggia con e-bike