Cartoline dal triathlon olimpico: gioia, delusione e atleti con la nausea
Cartoline dalla Senna. La prima è quella del tuffo dal Ponte Alexandre III delle gare di triathlon: finalmente verrebbe da dire dopo tutte le polemiche. La notte porta il “miracolo” della purificazione delle acque a allora non una, ma due a poche ore di distanza una dall’altra. Così gli organizzatori francesi si tolgono il pensiero, non si sa mai che torni a piovere, tornino a salire i batteri, tornino le analisi delle acque a far vacillare le certezze. Puntuali stamattina alle 8 si tuffano prima 55 ragazze e, un paio d’ore dopo, 55 ragazzi. Va detto subito che il colpo d’occhio lascia senza fiato. Uno splendore il pontone azzurro che collega la riva gauche a la rive droite. Hanno insistito tanto i francesi ( troppo) per far nuotare i triatleti nel fiume e, almeno dal punto di vista scenografico, non si può dar loro torto. E oggi esultano. L’altra cartolina che arriva da Parigi è quella della faccia soddisfatta di Emmanuel Macron: “Con un massiccio investimento dello Stato, con il Comune di Parigi e la Val de Marne, siamo riusciti in 4 anni in quello che era stato impossibile per 100 anni: la Senna è balneabile…” commenta. Cartolina doppia perchè l’altra raffigura il viso raggiante di Anne Hidalgo: “Abbiamo vinto la scommessa – goongola il sindaco parigino che una decina di giorni fa si era già tuffata nel fiume – la Senna non è più inquinata. Poi ci sono le incognite del meteo, della pioggia e dei temporali. Ma abbiamo fiducia .Non c’era nessun piano B, perché non c’era bisogno di un piano B. Il piano A è stato sempre l’unico possibile”. Che detto così fa ancora più arrabbiare: era questo il punto. Era questo che interessava, altrochè triathlon…Terza cartolina arriva dai campi Elisi: fnatastico veder correre e pedalare i triatleti nel cuore della città tra due ali di folla praticamente infinita che pare di essere nella tappa finale del Tour. Spettacolo che sa regalare il triathlon che finalmente fa parlare di sè per le imprese dei suoi atleti e non per i bollettini sulle percentuali dell’escherichia coli nell’acqua del fiume. Quarta cartolina arriva dritta dritta dal campo gara perchè, anche se in questi giorni la gara olimpica sembrava l’ultima delle preoccupazioni, va ricordatao che oggi si assegnavano le medaglie sia per gli uomoni che per le donne. Tra le ragazze la medaglia d’oro va alla francese Cassandre Beaugrand, che trionfa in un patriottico tripudio, con un grande allungo nell’ultima frazione. Alle sue spalle argento per la svizzera Julie Derron, che precede la britannica Beth Potter. Tra gli uomini finale al cardiopalma con il britannico Alex Yee capace di rimontare il neozelandese Hayden Wilde che sembra ormai involarsi verso la vittoria ma negli ultimi cento metri viene acciuffato e superato. Chiude il podio il francese Leo Bergere che, piccola consolazione, porta sul podio anche un po di azzurro visto che è allenato dal coach italiano Fabio Rastelli. Ed è l’unica gioia perchè per gli azzurri oggi c’è poca gloria. Ed è questa la quinta cartolina parigina, un po’ più scolorita. E’ andata male per la nostra nazionale. L’unico a salvarsi è Gianluca Pozzatti che chiude dodicesimo con una gara solida come nelle sue possibilità. Per gli altri tre azzurri è invece un’olimpiade amara. Alessio Crociani, dopo le prime due frazioni di nuoto e di bici corse col gruppo dei primi, crolla nella frazione podistica arrivando al traguardo staccatissimo a quasi cinque minuti dal primo. Tra le donne sedicesima Alice Betto, ventiduesima Bianca Seregni e trentanovesima Serena Steihauser. Ora speriamo tra qualche giorno di riscattarci nella staffetta L’ultima cartolina è quella preoccupante del canadese Tyler Mislawchuk che in diretta TV dopo aver concluso al nono posto, arriva al traguardo e vomita. Si fa resto a far due più due dopo la nuotate nel fiume. Anzi è lui a fare l’addizione: “La Senna non era pulita ma non ho rimpianti, lo rifarei, anche se ho vomitato 10 volte. Ho dato tutto ciò che avevo…”. Nono è il solo purtroppo ad aver manifestato qualche sintomo inquietanti, preoccupazione anche nel ritiro della nazionale belga dove qualche live emalessere lo ha accusatao anche Jolien Vermeylen. E lunedì si torna in acqua con le staffette miste…