Multe col telelaser ai ciclisti sulla ciclopedonale? Ma per favore…
Servirebbe il buonsenso. Oppure mettersi una mano sulla coscienza. La notizia è di qualche giorno fa: nel parco Sud di Milano, sulla ciclopedonale che va da Abbiategasso a Bereguardo, i vigili del Comune di Motta Visconti hanno multato con il telelaser alcuni ciclisti che superavano i 10 chilometri orari. Il sindaco Paolo De Giuli a Milano Today ha spiegato la ratio: “«I ciclisti non devono circolare ad alte velocità su questo tratto di strada. Capisco che queste persone si vogliono allenare, ma ci sono dei pezzi di strada dove possono andare forte, non qui. L’alzaia è frequentata da pedoni, famiglie con bambini e anziani e potrebbero verificarsi incidenti». E ha aggiunto che i controlli si ripeteranno e che potrebbero essere concordati a giorni alterni anche con altri comuni sulla tratta. A norma di legge tutto regolare. C’è un limite, se viene infranto, scatta la sanzione. Fine. Ma il messaggio è chiaro: cari cislisti andate a pedalare sulla provinciale che corre parallela che, per inciso, è senza banchina, è stretta, è frequentata da parecchi camion che se devono superare un bici sono costretti a sfiorarla. Quindi si rischia la pelle. Ma al sindaco di Motta probabilmente questo poco importa. Certo c’è un malcostume da punire perchè è vero che ogni tanto sulla ciclopedonale che va a Bereguardo si incontrano gruppi di ciclisti che viaggiano in gruppo e onestamente vanno troppo velocemente. Ma non si potrebbero punire solo quelli? Evidentemente no. Allora di fatto si vieta la ciclabile ai ciclisti, perchè in bici anche frenando non è possibile andare a meno di 10 chilometri all’ora. Anzi. Li supera anche un runner di medio livello se corre per allenarsi. Quindi che fa il sindaco di Motta Visconti: punisce anche i podisti?. La ciclopedonale che va da Abbiategrasso a Bereguardo è una delle strade più frequentate dai ciclisti milanesi, una fantastica via di uscita dalla città verso le campagne dell’Abbiatense: l’unica sicura. Durante i giorni feriali, qualche trattore a parte, è praticamente deserta. L’unica commistione, ciclisti-pedoni, si ha nel fine settimana e lì, se il Comune di Motta avesse davvero a cuore la sicurezza, potrebbe mettere di pattuglia i suoi vigili, per scoraggiare i ciclisti più esagerati nei week end. Ma non succede. Quindi? Quindi , come diceva un presidente del consiglio della prima Repubblica, a pensare male si fa peccato ma spesso si indovina…E allora delle due l’una. O il sindaco sindaco di Motta, dopo aver vietato tempo fa il passaggio dei cani nel centro storico per motivi igienici, ora ha deciso di usare lo stesso trattamento ai ciclisti vietando loro la ciclabile, oppure come è ormai diventata pratica di molti Comuni che devono far quadrare i conti, ha pensato di far pagare un “pedaggio” ai chi si avventura in bici nel suo Comune. Certo è che sembra in po’ di tornare alle gabelle del Medioevo, con l’aggravante che allora nelle poche strade che c’erano si viaggiava a cavallo, oggi invece c’è un gran viavai di camion e tanti che in auto, anzichè guidare si gingillano col cellulare. Che poi ti ammazzano…