Paralimpiadi, Fontana agli atleti: “Regalateci emozioni…”
C’è un’altra Olimpiade pronta a partire, ci sono le Paralimpiadi che inizieranno mercoledì 28 agosto e dureranno fino a domenica 8 settembre. Due settimane che daranno vita un grande kolossal, un tempo supplementare dei Giochi appena conclusi che sta sempre più attirando l’attenzione degli appassionati di sport, della comunicazione e dei social e che qualche lustro fa non era neppure pensabile potesse accadere. La paralimpiade è diventata a tutti gli effetti un grande evento di sport con i numeri di una delegazione azzurra tra le più numerose di sempre che è il segno di come lo sport paralimpico non sia più ( o sempre meno) una pratica sporadica, che sia il segno di un senso civile che cresce. Come accaduto per le XXXIII olimpiadi, anche per le XVII paralimpiadi l’Italia Team sarà presente con una delegazione da record. Sono 141 gli azzurri (71 atleti e 70 atlete) che competeranno in 17 discipline, atletica leggera, badminton, canoa, canottaggio, ciclismo, equitazione, judo, nuoto, scherma, sitting volley, sollevamento pesi, taekwondo, tennis in carrozzina, tennistavolo, tiro a segno, tiro con l’arco, triathlon. E saranno ben 35 le atlete e gli atleti lombardi in gara, undici in più rispetto a Tokyo. I lombardi, nel 2021, a Tokio, avevano gareggiato in 7 discipline mentre a Parigi gli sport con atleti provenienti dalla Lombardia saranno 8, con la novità del judo grazie al bresciano Simone Cannizzaro. «Alle atlete e atleti lombardi, come a tutto il resto della spedizione azzurra va il mio grandissimo “in bocca al lupo“ – spiega il governatore Attilio Fontana – sicuro che ognuno darà il massimo per regalarci tante emozioni, e medaglie, per proseguire i successi di Tokio dove l’Italia risultò la nazione europea più medagliata a partire dalla prima medaglia lombarda, l’argento della nuotatrice Alessia Berra, nativa di Monza e residente a Buccinasco». Un mesaggio di buone gare arriva anche dal sottosegretario regionale allo Sport e Giovani, Federica Picchi: «Lo sport – sottolinea- è anche e soprattutto inclusione e gli azzurri protagonisti a Parigi sono la rappresentazione più alta di quanto ogni disciplina sia “per tutti“ e da vivere con gioia e passione». L’obiettivo della spedizione italiana è eguagliare, se non migliorare, le 69 medaglie conquistate tre anni fa a Tokyo, quando l’Italia aveva occupato il nono posto del medagliere. Ma l’obbiettivo è soprattutto cambiare la percezione dello sport paralimpico nella società civile, intercettare tanti altri ragazzi e ragazze disabili che ancora non hanno conosciuto lo sport perchè non sanno come arrivarci, perchè non hanno le possibilità economiche, perchè non si sentono all’altezza. E che attraverso i racconti che arriveranno da Parigi potranno trovare il coraggio di fare il primo passo.