C’è chi dirà  che è troppo facile per un campione come lui anche se ormai avanti con gli anni. C’è chi dirà che gli ex professionisti con gli amatori non dovrebbero correre perchè, anche se non gareggiano più, restano un mondo a parte. C’è chi dirà che bisogna rassegnarsi al tempo che passa e che che c’è un tempo per ogni cosa…Amen. Ma Mario Cipollini è Mario Cipollini, “Re Leone” quando correva in bici e “Re Leone” anche nella vita di tutti giorni che ormai lo vede in tutt’altre attività imprenditoriali indaffarato. E allora il fatto che a 57 anni (e 22 anni dopo la vittoria Mondiale di Zolder) torni ad indossare una maglia iridata, da amatore, ai mondiali master che si corrono in questi giorni ad Aalborg in Danimarca, resta una notizia. E a darla è proprio il campione toscano che stamattina ha vinto la gara a cronometro nella categoria M6 ( dai 55 ai 59 anni) coprendo il percorso di 32,2 km in 40’58”, alla media di 47,580. “Ma guarda a 57 anni che mi sono messo a fare – scriveva ieri sui suoi social –  Partecipo al Campionato Mondiale Master  cioè quello dove corrono quei signori un po’ anzianotti che cercano di imitare i campioni… Posso dirvi che la passione per questo sport mi sorprende sempre un po’. Persone che arrivano da ogni angolo del mondo per vivere questa esperienza, ho la sensazione che ognuno sia a sfidare se stesso e non gli avversari e lo si percepisce dagli approcci e dagli sguardi”. Passano gli anni e passano le stagioni ma la passione resta. Resta soprattutto la classe di un campione che, dopo aver vinto quasi 190 corse in carriera tra cui 42 tappe al Giro d’Italia, 13 al Tour, una Milano-Sanremo e un mondiale, ha ancora voglia di pedalare e di divertirsi. Perchè alla fine di questo si tratta. E chi siamo noi per giudicare…