Dagnoni (Fci): “Europei? Bilancio positivo”
Un po’ di rammarico c’è. C’è perchè gli azzurri nella prova in linea maschile del campionato europeo sulle strade di Limburgo in Olanda hanno fatto una gran bella gara e Jonathan Milan alla fine aveva tutte le carte in regola per giocarsela. Ma le volate vanno così, spesso sono un’incognita che prescinde da tattiche e impegno, che prescinde dai meriti e che pagano pegno alla fortuna o alla sfortuna, dipende dai punti di vista. “Dispiace che Jonathan Milan non sia riuscito a esprimersi al meglio e a concretizzare gli sforzi dei compagni, ma resta la consapevolezza del valore dimostrato in gara anche in una giornata in cui il risultato non ha premiato i nostri sforzi- commenta Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione ciclistica italiana- Se da una parte c’è un po’ di rammarico per il podio mancato possiamo comunque essere orgogliosi di un altro grande risultato: l’argento conquistato da Andrea Garibbo nel primo Mondiale di Enduro, che si è svolto questo weekend a Canazei. Questo dimostra la polivalenza e la versatilità del nostro movimento, nonché l’impegno e l’attenzione che stiamo dando a tutti i settori, i quali ci stanno ripagando con risultati importanti”. L’Italia chiude gli europei di ciclismo su strada con il bilancio complessivo di cinque medaglie (2 ori, 1 argento e 2 bronzi) al terzo posto del medagliere alle spalle di Olanda e Belgio e con lo stesso numero di medaglie dei padroni di casa. “Il bilancio di questo Europeo su strada nel Limburgo è senza dubbio positivo -continua Dagnoni-. Torniamo a casa con due titoli europei, grazie alla splendida vittoria di Edoardo Affini nella cronometro individuale e al successo del nostro Mixed Team Relay élite. A queste si aggiungono due medaglie di bronzo, una conquistata da Mattia Cattaneo nella cronometro e l’altra da Eleonora Gasparrini nella prova in linea U23, oltre all’argento di ieri di Elisa Balsamo. Purtroppo, non siamo riusciti a salire sul podio con gli uomini élite, nonostante il grande lavoro di squadra: gli azzurri hanno lavorato in maniera compatta e determinata, dimostrando ancora una volta la solidità e l’affiatamento del gruppo, qualità che ci contraddistinguono a livello internazionale”.