Viva l’Italia Libera e Redenta che poi, era l’autunno del 1945 quando  forti erano i sentimenti popolari nei confronti della martoriata città di Trieste, diventò anche Triestina. La Wilier Triestina è uno dei produttori storici di biciclette del nostro Paese. E’ un vanto italiano. Sportivo, perchè nel circuito World Tour  dà le sue biciclette  a due squadre prestigiose come l’Astana Qazaqstan e la Groupama FDJ ma anche industriale, perchè nell’ultimo lustro  ha  quasi raddoppiato il proprio fatturato  dai  45 milioni nel 2019  ai 70 milioni dello scorso anno.  Fondata nel 1906 da Pietro Dal Molin, Wilier Triestina è stata rilanciata nel 1969 dai fratelli Andrea, Enrico e Michele Gastaldello e quattro anni fa  ceduto alcune quote ad un fondo di investimento svizzero che ha contribuito, con un aumento di capitale, al rafforzamento di una azienda che oggi dà lavoro a 120 dipendenti ed esporta le sue bici di alta gamma per l’80 per cento all’estero sui mercati tedesco e francese, spagnolo, svizzero e austriaco. Ma non è finita. “Ora Wilier Triestina aggiunge un importante tassello nella sua strategia di espansione internazionale e in particolare nel mercato asiatico- scrive in una nota l’azienda di Rossano Veneto- Youn Live, gruppo taiwanese con cui Wilier ha collaborato per anni come cliente e acquisito al 100% nel 2021, si sta trasformando in un polo strategico e logistico per diventare il fulcro dello sviluppo del marchio in tutta l’Asia e Oceania”. Un investimento che ha già portato all’apertura dei primi quattro negozi a brand esclusivo in Cina,  uno a Taipei City e  uno a Taiwan. Ulteriori aperture sono in programma a Shanghai e Pechino nei prossimi mesi. “L’obiettivo è quello di consolidare la propria presenza in una delle aree di mercato più dinamiche e in crescita del mondo- spiega la nota della Wilier- portando l’eccellenza, la tradizione e l’innovazione del brand italiano”.