Verso Los Angeles, il triathlon azzurro ricomincia da tre
Il Triathlon azzurro ricomincia da tre, da un terzo posto che vale una medaglia di bronzo nella Mixed Relay della World Triathlon Championship Series che si è corsa nei giorni scorsi negli Emirati Arabi. Terzo gradino del podio per la squadra azzurra che con Alice Betto, Nicola Azzano, Bianca Seregni ed Eaun De Nigiro ed è finita alle spalle solo di due nazioni solide come Germania (oro) e Stati Uniti (argento) che oltre ad essere una grande soddisfazione è anche un buon viatico per gli anni che verranno in cui bisognerà costruire il gruppo che andrà ai Giochi americani. “Siamo molto felici di questo risultato considerato che la staffetta è una cartina di tornasole rispetto alla qualità del gruppo di atleti – spiega il direttore tecnico azzurro Matteo Torre sul sito della Federazione triathlon -. Terzo posto ad Abu Dhabi con un team composto da metà atleti più esperti e metà giovani è un segno di stabilità dinamica della squadra, in cui tutti gli elementi possono essere valorizzati rispetto alle circostanze e al momento della stagione. Per quanto riguarda la gara è l’ennesima dimostrazione che la staffetta da una parte richiede molta pazienza e capacità di stare ‘dentro la gara’ sempre, anche quando le cose si fanno complicate, dall’altra che è una gara imprevedibile e quindi bisogna mettere sul tavolo le carte senza mai dare nulla per scontato”. Da Parigi ad Abu Dabhi con Los Angeles sullo sfondo. Da Parigi ad Abu Dabhi con Alice Betto unica “sopravvissuta” del quartetto che conquistò il sesto posto nelle sfida olimpica sfidando le insidiose acque della Senna e con Bianca Seregni, Nicola Azzano e Eaun De Nigro al posto di Verena Steinhauser, Gianluca Pozzatti e Alessio Crociani. Un terzo posto di prestigio che vale tanto e che è anche un segnale incoraggiante perchè, anche se quattro anni sembrano tanti, al “Lego” che mattoncino su mattoncino porterà gli azzurri nella West Coast bisogna metterci le mani e la testa già da subito.
