Cominciano le classiche del Nord: il ciclismo migliore
Cominciano le classiche del Nord e il ciclismo si mette il vestito buono. L’antipasto domani con la prima sfida sui muri del Belgio alla Omloop Het Nieuwsblad. Ottantesima edizione con partenza da Gent ed arrivo a Ninove dopo 202,2 chilometri tra pavè, muri e città che sono pezzi di storia, non a caso viene chiamata la “Piccola Roubaix”: Oudenaarde, il Grammont, il Kattenberg. Se la giocheranno in tanti e parecchi big: da Wout van Aert a Tom Pidcock, da Arnaud De Lie a Jasper Philipsen, da Matej Mooric al nostro Alberto Bettiol. Si comincia da qui e poi più o meno per un mese si resta nel Nord a rincorrere la gloria e la storia .
Gand-Wevelgem, Fiandre, Roubaix, Amstel, Freccia Vallone, Liegi sono gli appuntamenti di una “campagna del Nord” che tra Belgio, Olanda, Francia, Vallonia, Ardenne ogni anno incorona re e regine. Chi vince da queste parti si porta a casa sempre un bel pezzetto di gloria e di storia e finisce dritto dritto tra i grandi di un ciclismo che qui è più ciclismo che altrove, con tutta la retorica che serve. Che è epica e leggenda, che è passione e religione, pane quotidiano per chi ha nel sangue le corse, per chi lo vive come una “fissa”, un modo di essere fuori dalle convenzioni e dalle rotte.
Si sa quasi tutto di queste “ronde” . Che sono tutte più o meno “monumenti”, che quando non c’erano i fenomeni che corrono oggi vincevano quasi sempr ei fiamminghi, che sono i “muri”, la storia del ciclismo, che sono un Paese che pedala, che sta sui bordi delle strade ad applaudire, sono birra e panini aspettando la corsa, sono il pavè che non è un fastidio da asfaltare. Sono i paesini che vivono addormentati per un anno tra le campagne, tra case e cascine che sembrano un dipinto, sono i cieli bassi, gli sterrati infiniti nei boschi e la brezza del mare del Nord. Sono strappi dai nomi impronunciabili dove le bici imbizzarriscono, i muscoli pure, dove si va su come ubriachi, dove piuttosto che mettere un piede a terra uno se lo fa tagliare.
Non c’è una storia che inizia e finisce. Non c’è gruppo compatto, non c’è scia, non ci sono treni. Qui più che altrove ognuno per sè e Dio per tutti. Pane quotidiano per chi ha nel sangue le corse del Nord. Per chi vive quel ciclismo lì che è uno sport ma anche uno stile, una “fissa”, un modo di essere fuori dalle convenzioni e dalle rotte. Le classiche del Nord sono corse fuori concorso e fuori-tempo, sono una rivoluzione fatta col “32”, sono rock suonato in chiesa. Ognuno ha il suo ciclismo e questo forse è quello che ti tira dentro di più. Solo da queste parti ti spieghi come, dopo tanti chilometri, dopo tante pietre, dopo tanto vento, dopo tanto freddo, dopo tanta acqua e dopo tanto fango chi vince non conta…Vince sempre il migliore. E domani si comincia
IL CALENDARIO
Omloop Nieuwsblad, 1 marzo
Faun-Ardèche Classic, 1 marzo
Faun Drome Classic, 2 marzo
Kuurne-Bruxelles-Kuurne, 2marzo
GP de Denain, 20 marzo
Bredene Koksijde Classic 21 marzo
Brugge-De Panne, 26 marzo
Saxo Classic, 28 marzo
Gent-Wevelgem: 30 marzo
Giro delle Fiandre: 6 aprile
Parigi-Roubaix: 13 aprile
Freccia del Brabante: 18 aprile
Amstel Gold Race: 20 aprile
Freccia-Vallone: 23 aprile
Liegi-Bastogne-Liegi: 27 aprile
