Sputo a Van der Poel: indaga la polizia belga
Lo sputo a Mathieu van der Poel lanciato in fuga solitaria verso la vittoria alla E3 Saxo classic lo hanno visto tutti. In epoca dirette integrali, di telecamere in ogni dove, di smartphone e di social non sfugge più nulla. Difficile, se non impossibile, passare inosservati e farla franca. E così quel signore corpulento che anzichè applaudire o fischiare (si può) decide di sputare verso Van der Poel è finito prima nelle immagini della televisione belga e poi, ovviamente su tutti i social che hanno diffuso il “nobile” gesto fino a farlo diventare virale. E stato un attimo che le immagini finissero sulle scrivanie degli agenti della Gendarmerie che, ovviamente, hanno aperto una indagine per ora contro ignoti ma c’è da scommetterci che non ci metteranno molto ad identificare lo spettatore ripreso bordo strada sulla salita del Karnemelkbeekstraat. “Vogliamo inviare un segnale chiaro che sulle nostre strade non saranno assolutamente più tollerati questo tipo di atti”, ha dichiarato quotidiano Het Laatste Nieuws il vice capo della polizia di Ronse, dove è avvenuto l’incidente. “Invitiamo i sostenitori a dimostrare il loro amore per il ciclismo in modo rispettoso e sportivo durante le prossime gare”. Non è al prima volta che il campione olandese viene preso di mira. Durante il Giro delle Fiandre dello scorso anno dalle transenne gli avevano lanciato addosso della birra e durante la Roubaix, sempre lo scorso anno, una donna gli aveva lanciato un berretto tra i raggi. Due anni invece fa durante la undicesima prova di Coppa del Mondo, a Hulst in Olanda, alcuni tifosi (se mai si possono chiamare così) così dopo averlo insultato giro dopo giro, all’ultimo gli avevano lanciato addosso dell’urina e Van Der Poel aveva replicato con uno sputo, gesto che gli era anche costata un squalifica. Brutte storie, macchie su un ciclismo che in genere, rispetta la fatica dei suoi campioni senza distinzioni di maglie o nazionalità. Storie pessime che la polizia belga fa molto bene a perseguire.