Antonio Rao ha 92anni ed è un maratoneta. Verbo rigorosamente coniugato al presente e al futuro perchè, poco meno di un mese fa, in occasione dell’ultima maratona di Roma, è arrivato al traguardo dei canonici 42km e 195 metri  in 6 ore e 44 minuti e il prossimo anno ha già promesso che tornerà.  Già così potrebbe bastare per raccontare la sua storia e la sua formidabile impresa. Ma c’è di più:  quella di Roma non è la prima maratona che finisce. Sempre nella capitale lo scorso anno aveva finito in 6 ore e 54 e due anni fa aveva messo a segno il primato mondiale per la categoria over 90  in 6 ore e 14 minuti. Calabrese di Polistena e romano di adozione corre da quando aveva 14 anni. Con la canotta del Purosangue Athletic Club si allena tre volte la settimana e, anche se non in perfette condizioni fisiche, il mese scorso aveva deciso di prendere il via alla maratona di Roma perchè voleva onorare il trentennale.  Missione compiuta e ieri la giunta nazionale del Coni, su proposta del presidente Giovanni Malagò, gli ha conferito la Stella di Bronzo al merito sportivo «in riconoscimento della tua grande passione e impegno dedicati allo sport e per gli straordinari traguardi raggiunti nella tua carriera». Un premio che è anche un meraviglioso manifesto su quato lo sport possa migliorare la qualità della vita. E basta ascoltare Antonio Rao per rendersene conto: “Per me lo sport significa tutto- racconta in un video sui social-  Quando corro sono libero, libero dai problemi che la vita ti dà. Correndo non penso, penso solo a divertirmi e a stare insieme agli altri. Questa è la mia vita e a 92anni vorrei essere un esempio per tutti: piccoli, grandi e anziani…Fermarmi? Non ci penso proprio finchè il Signore mi aiuta…”.