“Wout non lo sa ma ci sposiamo”. Alaphilippe si scusa con la tifosa…
Pioveva e faceva freddo ieri sul Tourmalet. E così Julian Alaphilippe, preoccupato dai tanti chilometri che ancora mancavano al traguardo di Luchon Superbagneres non ci ha pensato due volte: ha strappato di mano un cartonato che sorreggeva una tifosa di Wout van Aert, l’ha fatto a pezzi e poi se l’è messo sul torace per proteggersi dal freddo. Così si faceva una volta, così si usavano un tempo i giornali quando ancora non esistevano le mantelline in fibra che si stringono in un palmo. E così funziona ancora oggi quando non si ha tempo di aspettare l’ammiraglia o più semplicemente quando la mantellina non c’è. Va detto, Alaphilippe non è stato un signore. Non l’ha neppure letto quel cartello, non ha forse neppure visto in viso la ragazza con la maglia a pois che non vedeva l’ora di mostrarlo al suo campione e che tutto si aspettava tranne che il francese glielo portasse via. E infatti s’è visto che c’è rimasta male, s’è visto che era sorpresa, che ha accennato ad inseguirlo ma ormai il cartone era volato via col francese verso la cima del Tourmalet. Alaphilippe non si è ben reso conto dello sgarbo. O forse non del tutto, tant’è che quando gli operatori in moto della tv francese lo hanno inquadrato intento a coprirsi ha mostrato sorridente alle telecamere un bel pollice alzato per dire: “tutto ok, ora posso fare tranquillo la discesa, problema risolto…”. Poi però le salite passano, le discese pure, la fatica svanisce dopo una bella doccia calda e un massaggio e in hotel qualcuno deve aver fatto notare al campione francese che quella povera ragazza, ripresa in mondovisione, non c’era rimasta benissimo, che non era stata una bella scena, che forse era il caso di fare qualcosa. E allora lo staff della Tudor s’è dato da fare, l’hanno rintracciata e stamattina alla partenza sono arrivate le scuse con tanto di foto con Van Aert. C’era anche il cartello strappato, ciò che era rimasto del cartello strappato. C’era scritto: “Wout ancora non lo sa, ma ci sposiamo…”. Che non succederà, che resta un sogno volato via sulle rampe del Tournalet, che vale per quel che vale. Ma Alaphilippe qui non c’entra nulla…
