“Vinciamo il medagliere degli Europei Under 20 per la prima volta nella storia con 6 ori, 3 argenti e 5 bronzi! Chiudiamo con i due bronzi delle 4×400 con Francesca Meletto, Laura Frattaroli, Alice Caglio e Giulia Macchi, Destiny Omodia, Daniele Salemi, Diego Mancini e Simone Giliberto…”. La soddisfazione dei vertici dell’atletica azzurra è, a botta calda, tutta in poche righe consegnate a un messaggio sui social che oggi sono il megafono di un gioia più che comprensibile.

E’ l’Italia dei giovani che vola, che domina e che fa ben sperare. E’ andata bene in Finlandia. Anzi benissimo. “E’ andata come non si immaginava di poter raccontare….” avrebbe commentato Franco Bragagna che un po’ manca ( anzi tantissimo) nelle telecronache delle gesta di questa fenomenale truppa di ragazzi. Una pioggia di podi anche nell’ultima giornata degli Europei U20  che vale il primo posto assoluto nel medagliere per una spedizione di successo segnata soprattutto dagli exploit della 15enne Kelly Doualla, nuova reginetta della velocità.

Dopo l’oro nei 100 metri, la 15enne lombarda ha trascinato alla vittoria la staffetta 4×100, capace di battere la favorita Gran Bretagna segnando il nuovo record italiano U20. Ma un oro l’hanno portato in chiusura anche Francesco Crotti, nel salto triplo, e Matteo Togni nei 110hs. Ci sono stati poi l’argento di Giuseppe Disabato nei 10 km di marcia e i bronzi di Anita Nalesso nel getto del peso, Lorenza De Noni negli 800, Alessia Succo nei 100hs e delle due staffette 4×400. Sfortunata la staffetta 4×100 maschile, squalificata nella finale per mancato passaggio del testimone al primo cambio.

Nella domenica finlandese, la finale più attesa sul fronte tricolore era quella delle staffettiste veloci, un’occasione che Alice Pagliarini, Elisa Valensin, Margherita Castellani e Kelly Doualla non si sono fatte sfuggire.  “Questo oro ha un gusto diverso- ha commentato Doualla- è molto più bello vincere insieme a loro che farlo da sola. Sì, è meglio del mio titolo dei 100. Molta più adrenalina e molta più carica. Loro tre hanno fatto frazioni potentissime e sapevo che avremmo vinto, ero sicura che l’avremmo vinta”. Pensare ora a una sua convocazione per i Mondiali senior, in Giappone a settembre, non è un tabù ma la federazione non spinge, lasciando la scelta all’atleta, alla famiglia e al suo allenatore.