Gli organizzatori della Aso che oltre alla Roubaix organizzano il Tour  per ora tacciono quindi tocca a Mathieu van der Poel e ai dirigenti della Alpecin decidere se sporgere denuncia, se mettere in moto il meccanismo giudiziario che, dopo l’inchiesta della polizia francese, permetterebbe alla procura  di indagare e di aprire un’indagine per portare portare nell’aula di un tribunale l’uomo che ieri ha lanciato sul viso al tre volte vincitore della Roubaix un borraccia piena.

La prima parte di questa brutta vicenda per ore i chiude qui. Si chiude con  il tifoso che ieri i tarda serata come ha scritto il quotidiano belga Het Nieuwsblad si è presentato spontaneamente al comando della polizia belga di Waregem ammettendo il suo gesto probabilmente pentito ma forse più probabilmente perchè si è reso conto che, dopo l’eco che la sua bravata aveva suscitato e con le immagini che i poche ore avevano fatto il giro del mondo, di lì a poco lo avrebbero comunque identificato. Ma tant’è.

La borraccia lanciata sul pavè do Templeuve-en-Pévèle contro Van der Poel mentre  volava verso il traguardo di Roubaix ha raggiunto il campione olandese in pieno volto ed è andata bene che non si sia fatto nulla: ” E’ stato come essere colpiti da una sassata- ha detto all’arrivo- Qualcosa di inaccettabile, un tentato omicidio…”. Il tifoso è stato identificato ma i poliziotti belgi non hanno diffuso le generalità.

Di lui si sa solo che viaggiava su un bus dei Matej Matjes, un fan club fiammingo dello sloveno Matej Mohoric al quale però non risulta iscritto come hanno subito fatto sapere i responsabili del fans club. Agli agenti ha raccontato di essere pentito e di provare vergogna per ciò che ha fatto e che quando ha lanciato la borraccia era ubriaco.  Che cambia poco o nulla se,  come pare nelle intenzioni, della Alpecin e di van der Poel nei suoi confronti verrà fatta denuncia. E sinceramente si spera lo facciano perchè questi episodi ormai si ripetono con fastidiosa frequenza nei confronti dell’olandese: dal berretto lanciatogli tra le ruote, alla birra buttata sul volto, agli sputi…