Sarà retorica, e forse un po’ lo è, ma la narrazione che vede il pugilato come via salvifica per togliere dai guai molti ragazzi perduti è la sceneggiatura di molte storie di vita. E anche di molti film. Sport antico e nobile la boxe. Certo, duro e spigoloso, ma dove valgono le regole, dove gli avversari si rispettano, dove non esistono scorciatoie perchè sul ring serve coraggio ma soprattutto serve il lavoro duro degli allenamenti. E non ci sono sconti. Lo sport in genere, e la boxe in particolare, sono un bell’antidoto alla noia che avvolge le giornate di molti ragazzi e la noia e spesso l’anticamera di molti guai.  E allora il fatto che oggi a Milano sia stata inaugurata una nuova casa per la formazione per la crescita e la valorizzazione dei giovani atleti è un’ottima notizia.  Non sarà a disposizione di tutti , ovviamente, servirà per preparare alle competizioni gli elite ma poco cambia. Dove si fa sport c’è sempre del buono

“Come promesso – ha commentato il presidente della FPI, Flavio D’Ambrosi – la federazione è scesa in campo sul territorio e, per la prima volta nella storia, ha portato un centro federale in Lombardia. L’impianto sportivo ospiterà le squadre azzurre per la preparazione in vista di appuntamenti internazionali, allenamenti e sparring dei pugili PRO, collegiali interregionali finalizzati alla ricerca del talento e corsi di formazione e aggiornamento delle varie qualifiche. Giovani pugili saranno convocati e monitorati dai responsabili delle varie nazionali. Il primo collegiale si svolgerà nel mese di dicembre e vedrà la partecipazione di atleti, qualifica under 15, lombardi e delle Regioni attigue alla Lombardia”

Il nuovo centro nazionale  ha sede presso il Centro di Tiro a Segno Nazionale, in viale Achille Papa. Dal centro del quadrato, sul quale sovrastano le immagini più emozionati della boxe tricolore, il segretario generale FPI  Walter De Giusti ha ringraziato la federazione italiana tiro a segno per l’ospitalità e la sinergia, e gli addetti ai lavori per il grande lavoro di riqualificazione di una struttura ora all’avanguardia. “Milano – ha sottolineato- torna ad essere un centro di eccellenza del Tiro a Segno e del Pugilato, attraverso la commistione importante tra due sport che hanno delle peculiarità dal punto di vista funzionale e della preparazione. Sono contento che il presidente D’Ambrosi abbia accolto e condiviso questa visione innovativa che punta alla crescita di due discipline verso l’obiettivo comune di Los Angeles 2028”.