Liam a canestro nel nome di papà…
Come il papà. Liam a canestro come suo papà Alessio che non ha mai conosciuto perchè è morto su un campo da basket un paio di settimane prima che lui nascesse. Una storia che continua. Una storia che riallaccia il filo della vita tra un padre e un figlio che non si sono mai incontrati e che racconta il debutto con la stessa squadra di pallacanestro, sulla stesso parquet di un bimbo di cinque anni poche settimane fa a Molinello di Rho. “Eì stato difficicle entrare in quella palestra, ma in un certo senso mi è parsa la chiusura di un cerchio» spiega Claudia Gabellone madre e moglie di Liam e Alessio.
La gioia è per il bambino, alla sua primo canestro ma il ricordo non può che per essere per Alessio, suo marito. Che in quella palestra giocò la sua ultima partita. Giocava con il 6, Alessio Allegri, che nelle minors del basket lombardo era una sorta di leggenda, con i suoi standard tra 30 e 40 punti a gara. Lui che aveva iniziato a giocare a calcio e che grazie a un vecchio allenatore, Angelo Castiglioni, aveva ereditato quel soprannome che si sarebbe sempre portato addosso: Koeman, come il biondo olandese del Psv e Barcellona. E il 15 dicembre di cinque anni sta giocando quando si sente male, davanti agli occhi del padre Fabrizio. Un arresto cardiaco e non c’è nulla da fare
Alessio muore a 37 anni, 12 giorni prima che Claudia dia alla luce il loro piccolo. «Liam non ha mai visto il papà, ma ha sentito tante cose di lui e lo conosce attraverso i tanti racconti», spiega «Domenica scorsa eravamo lì, a Molinello di Rho, e Liam ha segnato il suo primo punto nella sua prima partita. Con la stessa tecnica di Ale: arresto e tiro da lontano. Sì, ho chiuso un po’ il cerchio, ma entrare in quella palestra mi ha aperto un mondo…». Di ricordi. E di pensieri che lei solo conosce sino in fondo. Ma è nel nome del marito che da subito, insieme ai genitori e al fratello di lui, ha creato l’associazione Alessio Koeman Allegri che in pochi anni ha donato una ventina di defibrillatori: alle scuole di Garbagnate, a famiglie con bambini con patologie cardiache in provincia di Pavia, a Saronno e Caronno Pertusella. Grazie anche a tornei di basket 3 contro 3 che annualmente ricordano Koeman, istruttore di minibasket per l’Oratorio San Luigi di Garbagnate Milanese e insegnante di educazione fisica nelle scuole elementari della stessa città e nella Pisacane e Poerio di Milano. «Sentiamo la sua presenza in tante cose, anche in queste», conclude Claudia, sempre con il sorriso. «Me lo diceva sempre, Alessio, di sorridere. Come se dovessi ricordarmelo, come se dovesse restarmi impresso. È un suo insegnamento che mi porto avanti e che è anche di Liam. Un bambino gioioso. Nonostante tutto».
