Mondiali di ciclismo, l’azzurrina Pegolo si prende l’argento
“Io non ero tra le pronosticate quindi ho mantenuto un profilo basso, cercando di dare il meglio di me e di portare a casa un buon risultato e sono contenta di come è andata…” Chantal Pegolo racconta così il suo argento tra e juniores nel mondiale di ciclismo che si sta correndo in Ruanda. Terzo podio per l’Italia. Dopo il bronzo conquistato da Federica Venturelli nella cronometro Under 23 e il trionfo di Lorenzo Finn nella prova in linea under 23. “Marco Velo ci aveva detto di aiutarci a vicenda perché l’Italia è una squadra, anzi una famiglia- ha aggiunto l’azzurra- Le ragazze elite e Under 23 mi hanno dato tantissimi consigli e mi hanno sostenuta anche quando forse nemmeno io credevo in me stessa e per questo le ringrazio”.
Ma se il mattino ha l’argento in bocca nel pomeriggio non è andata come tutti speravano cioè con una medaglia per Elisa Longoborghini che partiva per vincere. Il mondiale donne Elite si è chiuso infatti come pochi avrebbero pronosticato alla vigilia, con le favorite invischiate in marcamenti strettissimi che hanno lasciato il campo alla canadese Magdeleine Vallieres Mill, nuova campionessa del mondo: “È stata una gara strana- ha commentato Elisa Longo Borghini 15ma al traguardo- Ringrazio le compagne a cui non si può rimproverare nulla. Quella che non ha corso bene, insieme a tutte le altre favorite di questo mondiale, sono stata io. L’abbiamo persa in maniera sciocca; chi ha vinto invece è stata veramente intelligente, merita il titolo e i nostri complimenti. Ci sarà tempo per riflettere. Adesso a caldo resta una grande delusione e mi assumo le responsabilità di questo risultato. Peccato perché stavo bene ma in gara non bastano le gambe, ci vuole anche la testa. Faremo tesoro e ci rifaremo tra una settimana agli Europei…”.
Fine. Senza far drammi ma con il coraggio e l’onesta a cui da sempre ci ha abituati la campionessa azzurra. “Con il senno di poi sarebbe stato meglio per noi evitare di controllare la corsa nella parte iniziale- ha spiegato il ct azzurro marco Velo- È stata una fatica che ci è costata cara. Sarebbe stato meglio lasciare il lavoro ad altre formazioni. Faremo un’analisi di quello che è successo con calma per capire gli errori ed evitarli in futuro”. E il futuro è già domani con la sfida elite degli uomini. Con Tadej Pogacar e Remco Evenepoel favoriti d’obbligo e con il Giulio Ciccone che proverà a portare sul podio i colori azzurri.
