“La Federazione è pienamente consapevole dell’accaduto e, nel rispetto degli atleti e delle istituzioni sportive, ha già avviato un’indagine interna per accertare ogni responsabilità. La vicenda è in corso di valutazione anche con i nostri consulenti legali”. Queste nei giorni scorsi  le dichiarazioni rilasciate alla stampa da Franco Riccobello, presidente della Federazione italiana nuoto paralimpico, che ammette l’errore che impedirà alle staffette azzurre partecipare ai  Campionati del Mondo di Singapore in programma dal 21 al 27 settembre. Non sono state iscritte per una dimenticanza entro il termine perentorio dell’8 agosto ed ormai purtroppo nulla si può più fare. Da non credere. Però è successo e così ai mondiali gli azzurri nuoteranno solo nelle gare individuali ma non scenderanno in vasca con le squadre che partecipano alle staffette. Una situazione paradossale anche perchè poco più di una anno fa, alle paralimpiadi di Parigi la staffetta mista  azzurra conquistava un oro nella 4×100 con Simone Barlaam, Stefano Raimondi, Giulia Terzi, Xenia  Palazzo conquistò il primo gradino del podio con tanto di nuovo record del Mondo davanti a due potenze come Australia e Stati Uniti. Sche tra poche settimane non potrà difendere. Difficile sarà anche confermare senza le gare di squadra  il primato del medagliere assoluto che due anni fa nei mondiali di Manchester aveva visto primeggiare la squadra paralimpica italiana. Il Campionato Mondiale di Nuoto Paralimpico 2025 si svolgerà a Singapore, presso l’OCBC Aquatic Centre situato all’interno del Singapore Sports Hub, dal 21 al 27 settembre. L’evento è organizzato dal Singapore Disability Sports Council (SDSC) e rappresenta una delle tappe più attese del calendario paralimpico internazionale. La spedizione azzurra sarà composta da 31 atleti e, ormai per risultati e tradizione, quella azzurra è una delle nazionali che vanno per la maggiore nel ranking mondiale e, per numero di partecipanti, una delle cinque più numerose al via.  Quindi non solo una dimenticanza imperdonabile ma anche una vera “figuraccia” mondiale