Si pedala con le gambe ma è con la testa che si vince
Le gambe non ci sono più. Dopo 150 chilometri da solo su e giù per le montagne al freddo e sotto la pioggia dentro non hai più niente. Così credi, almeno. Ma c’è sempre un’ultima stilla di energia. E poi al traguardo mancano 300 metri: è fatta. Già te la stai godendo la vittoria. Ma quando proprio non te l’aspetti alle tue spalle sbuca una maglia rossa che ti affianca e ti supera. Sarebbe l’incubo delle tue notti per i prossimi anni. Così non hai neppure il tempo di sorprenderti, non può finire così e parte l’ordine che non ti aspetti perchè non […]