Tolstoj ha bisogno di un editor

Letta l’ultima pagina (la 1425 dell’edizione dei tascabili Einaudi*) di Guerra e pace di Lev Tolstoj, la prima cosa che mi viene in mente è l’editing. Chissà chi è stato il suo primo editore? Chi ha avuto in cura le bozze della prima versione a stampa? Domande cui non cerco nemmeno di dare risposte. Non mi va con questo clima torrido di mezza estate di andare a spulciare in biblioteca tomi e tomi per conoscere meglio la fortuna editoriale di questo capolavoro della letteratura di ogni tempo. Resta un dubbio. Uscirebbe come l’ho letto io oggi questo romanzone da 1425 […]

  

Umano, troppo umano. Ma è un cinghiale

Adesso, appena finito di leggerlo, mi si impone soltanto una domanda. Meglio una curiosità. Sarei davvero curioso di sapere quali sono state le letture più appassionate che ha fatto Giordano Meacci, autore del fortunato Il cinghiale che uccise Liberty Valance (Minimum Fax, pp. 452, 16 euro). Un libro fresco e a suo modo geniale. Però non facile. Al contrario. Un romanzo impegnativo che però lascia sicuramente il segno. Questo romanzo si concentra in un piccolo quadrilatero incastrato tra alcuni borghi (immaginari) al confine tra l’Umbria e la Toscana. Hanno già detto che si tratta di una sorta di Spoon river per quel suo essere […]

  

La “voce” di Carver è davvero onnipotente

La trama, in un romanzo o in un racconto, conta niente se non c’è una valida voce a raccontarla. In fondo l’unica vera onnipotenza dello scrittore risiede nella sua voce. Considerazione che ricavo durante una delle ultime lezioni del corso di scrittura creativa che sto frequentando. A fine lezione ci viene assegnato il consueto compito a casa. In questo caso si tratta di “rintracciare in un romanzo o racconto un passaggio (non più lungo di mezza cartella) in cui ritieni che l’autore non abbia aderito al diktat: Nulla di scritto che non possa essere detto, qualcosa che, nella lettura ad […]

  

Marylin sedotta da Molly Bloom

Leggere l’Ulisse oggi è un’impresa. Figuriamoci tradurlo. Una lingua ostica, una sperimentazione che risulta ardita anche a cento anni di distanza dalla sua stesura. Il capolavoro di James Joyce non è per tutti. E soprattutto non per tutti i traduttori. Ecco perché ogni nuova versione del libro può e deve essere salutata con un applauso. Scaduti  il 13 gennaio del 2012 i diritti d’autore sull’opera del maestro irlandese, in tanti si sono dati da fare per rimpiazzare la celebre traduzione (datata 1960) di Giulio De Angelis per Mondadori. Per adesso nelle librerie troviamo le versioni di Enrico Terrinoni per Newton Compton […]

  

Franzen e quella doppia copertina

A chi frequenta le librerie può capitare in questi giorni di imbattersi in un “fenomeno” editoriale molto significativo. In Italia, infatti, è arrivato Purity il nuovo romanzo di Jonathan Franzen.  Non nella versione italiana, che Einaudi sta finendo di approntare, ma nell’edizione inglese e in quella americana. Si tratta di due editori distinti che hanno scelto per l’ultimo lavoro dell’autore de Le correzioni due copertine affatto differenti. Quella americana (per i tipi di Farrar, Straus & Giroux) è bianca con il titolo e il nome dell’autore dello stesso corpo editoriale (color celeste) e in mezzo l’immagine sfocata di una ragazza). Quella […]

  

Leggere Kundera al tempo dei selfie

Ci sono letture che si ripetono, magari per caso a distanza di anni e con profitto. E questo perché ci sono libri, storie, romanzi, che offrono sempre una valido sostegno alla nostra comprensione del presente. Capaci, insomma, di illuminare l’oggi anche se sono stati scritti e pubblicati in epoche lontane. Ed è così che, riprendendo in mano L’ignoranza di Milan Kundera, mi sono accorto che questo libro, pur prendendo a spunto l’ormai celeberrima caduta della cortina di ferro per creare una storia di sogni infranti, confessioni e riflessioni, è ancora molto attuale. Il romanzo è uscito 2001 (Adelphi). E’ il […]

  

Controcorrente con Houellebecq e Huysmans

Il successo di un libro è come un cane che si morde la coda. Tutti ne parlano perché tutti lo leggono. E così i lettori sono spinti a leggerlo per capire meglio ciò di cui si parla e – magari – partecipare al dibattito. E così via, finché l’abbrivio iniziale non si esaurisce e il nostro (libro di successo) svanisce progressivamente e lentamente dalla scena. Il successo di Sottomissione di Michel Houellebecq (da noi pubblicato da Bompiani) rientra in questa categoria. Ovviamente l’eco mediatico suscitato dalla tragedia parigina dello scorso 7 gennaio ha fatto da volano per le vendite di […]

  

Steinbeck e il paradosso di Caino

Il grande romanzo americano non è un’araba fenice. C’è, c’è stato e, con ogni probabilità, ci sarà sempre. Perché gli americani hanno la “frontiera”, hanno gli spazi sconfinati (per quanto ancora?), hanno la genuina ingenuità della razza giovane, hanno sempre a portata di mano la Bibbia e maneggiano (quelli delle ultime generazioni) molto meglio degli altri le contraddizioni del progresso e della tecnologia. E poi perché non rinunciano mai a inserire la dolorosa battaglia tra bene e male che si consuma dentro l’animo umano. Da Moby Dick a Underworld (De Lillo), da Tenera è la notte (Fitzgerald) alla Lettera scarlatta […]

  

Quanto costa l’immortalità letteraria?

Cosa hanno in comune Giovanni Drogo, George Duroy e Julien Sorel? Non molto, a parte il fatto di essere divenuti immortali grazie all’estro letterario dei loro “genitori”. I protagonisti de Il deserto dei Tartari, di Bel Ami e de Il Rosso e il Nero sono solo alcuni degli esempi possibili in un discorso dedicato all’immortalità dei personaggi romanzeschi.   E  navigando in un simile dibattito, spunta all’improvviso una domanda che solo all’apparenza è oziosa. Quanto vale in termini economici il nome di un personaggio romanzesco?  Difficile dare una risposta. Almeno fino al prossimo 20 novembre  quando sarà possibile aggiudicarsi un […]

  

Salinger bara. Ecco le prove

Tempo di riletture. Complice la nuova e preziosa traduzione di Matteo Colombo, ho ripreso in mano Il giovane Holden di J.D. Salinger. Come accade di solito con le riletture, riprendere in mano un libro già letto offre l’opportunità di mescolare nuove sensazioni a emozioni già vissute. D’altronde è la nostra sensibilità a essere cambiata, non il libro (anche se la nuova edizione Einaudi offre comunque numerosi vantaggi per i giovani lettori di oggi). Il critico americano Stanley Fish ha detto una volta che il senso di un libro lo fa il lettore. E questa sua teoria mi è tornata in […]

  

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