Murakami? Meglio tornare a Swift o a Wallace

Mi sono tolto la curiosità. Finalmente. Durante le frequenti incursioni in libreria mi capitava sempre di gettare uno sguardo a quel lungo scomparto pieno zeppo dei titoli di Haruki Murakami. I suoi libri sono pubblicati da Einaudi. Sono tanti e tutti presenti in libreria in grande numero di copie. Una cosa che, a ben guardarsi intorno, capita soltanto ad alcuni autori di culto o a qualche “principe del catalogo”. Dickens, solo in parte, Balzac in minima porzione, e poi tra i più recenti Calvino, Primo Levi, e in parte Svevo. Una cosa che, a ben guardare non capita nemmeno per […]

  

Aleppo come Dresda, ce lo dice Remarque

Aleppo come Dresda. La martoriata città siriana ha ormai preso il posto nel nostro immaginario della capitale della Sassonia. Eppure noi restiamo qui, nei nostri salotti a guardare senza capire le immagini rare e frammentarie che arrivano dai punti più affollati e martoriati della Siria. D’altronde non è facile capire l’orrore e la tragedia che laggiù stanno sfibrando le ultime resistenze dell’umanità sfruttando tutti gli agi e le comodità della nostra vita quotidiana. Ecco perché sarebbe importante mettere nelle mani dei nostri figli alcuni libri che possano raccontare un orrore simile con la profondità e lucidità che solo la letteratura […]

  

Rileggiamo Babbitt per capire Trump e i dazi

Il dazio è l’ultima idea stravagante di Donald Trump. E noi qui si resta come sospesi tra l’incredulità e un divertito sussiego. Come se fossimo già dimentichi di tutto quello che ritenuto dal nostro buonsenso e dalla nostra sagacia impossibile si è trasformato, nel caso del nuovo presidente degli Stati Uniti, solida realtà. Fin da quando ha ventilato la sua candidatura (quasi due anni fa), abbiamo sorriso. E non abbiamo smesso di farlo nemmeno quando ha vinto le primarie repubblicane. Lo stupore e (per alcuni) l’amarezza ha preso il posto di quel ghigno snob soltanto ad elezioni avvenute. Quando ormai […]

  

Tolstoj e il suo amore “proibito” per Anna Karenina

Sta tornando di moda parlare di Anna Karenina. Non foss’altro perché sugli scaffali delle librerie è comparsa una nuova traduzione. L’eroina bella e sfortunata;la donna che non riesce a riscattare la sua colpa;  cui non riesce di negarsi ai sentimenti e ai moti del cuore, torna alla ribalta grazie alla traduzione di  Claudia Zonghetti commissionata da Einaudi. Una traduzione senz’altro più fedele al testo ma al contempo più “moderna” (almeno rispetto al precedente einaudiano di Leone Ginzburg).  Saranno così contenti tutti quelli che non perdono occasione di citare l’abusato incipit del romanzo (Ogni famiglia infelice è infelice a modo suo […]

  

Il nuovo Trainspotting dietro il Muro di Berlino

Ci sono romanzi che dovremmo riprendere in mano ciclicamente. Non per la loro qualità letteraria (o meglio non solo) e nemmeno perché ospitano personaggi memorabili. Bensì perché sono ambientati in momenti storici cruciali e in luoghi simbolo. Quindi sono delle pietre miliari della memoria collettiva. Prendete per esempio Eravamo dei grandissimi di Clemens Meyer appena pubblicato dall’editore Keller (traduzione di Roberta Gado e Riccardo Cravero). In Germania questo romanzo ha spopolato. Ed è facile intuirne il motivo. Racconta la vita di un gruppo di ragazzi nati sul finire degli anni Settanta a Lipsia e quindi ancora adolescenti quando il Muro […]

  

Il giallo “milanese” che sarebbe piaciuto a Stieg Larsson

E’ stato definito con grande acume “un’operazione di archeologia politica sotto forma di giallo” da Gianni Gambarotta. Perché attraverso l’abito dell’indagine poliziesca (compiuta in verità da un dirigente milanese del Partito comunista) La provvidenza rossa di Lodovico Festa (Sellerio) offre uno spaccato non soltanto dell’ambiente politico milanese nel 1977 ma anche del privato dei militanti e dirigenti, ignari a ben guardare che da lì a poco il loro orizzonte ideologico di riferimento sarebbe venuto giù rovinosamente. Milano, autunno 1977, zona Sempione. Una sventagliata di mitra uccide una giovane fioraia all’alba di una fredda mattina di inizio autunno nel suo chiosco di via […]

  

Franzen e l’ottimismo del traduttore

Fin dalle prime pagine di Purity, l’ultimo romanzo di Jonathan Franzen (pubblicato come i precedenti da Einaudi e tradotto da Silvia Pareschi), il lettore attento sa che si tratta di un libro che resterà. Uno di quei volumi che non abbandoneranno gli scaffali delle librerie domestiche per lasciar il posto a romanzi più moderni e più fascinosi. E non solo perché si offre come analisi impietosamente lucida delle derive disumanizzanti provocate dal nostro moderno stile di vita (tecnologico e iperconnesso). Rimarrà un libro valido per ulteriori letture perché il suo autore compone una storia fatta di colpi di scena, agnizioni, […]

  

Tolstoj ha bisogno di un editor

Letta l’ultima pagina (la 1425 dell’edizione dei tascabili Einaudi*) di Guerra e pace di Lev Tolstoj, la prima cosa che mi viene in mente è l’editing. Chissà chi è stato il suo primo editore? Chi ha avuto in cura le bozze della prima versione a stampa? Domande cui non cerco nemmeno di dare risposte. Non mi va con questo clima torrido di mezza estate di andare a spulciare in biblioteca tomi e tomi per conoscere meglio la fortuna editoriale di questo capolavoro della letteratura di ogni tempo. Resta un dubbio. Uscirebbe come l’ho letto io oggi questo romanzone da 1425 […]

  

Umano, troppo umano. Ma è un cinghiale

Adesso, appena finito di leggerlo, mi si impone soltanto una domanda. Meglio una curiosità. Sarei davvero curioso di sapere quali sono state le letture più appassionate che ha fatto Giordano Meacci, autore del fortunato Il cinghiale che uccise Liberty Valance (Minimum Fax, pp. 452, 16 euro). Un libro fresco e a suo modo geniale. Però non facile. Al contrario. Un romanzo impegnativo che però lascia sicuramente il segno. Questo romanzo si concentra in un piccolo quadrilatero incastrato tra alcuni borghi (immaginari) al confine tra l’Umbria e la Toscana. Hanno già detto che si tratta di una sorta di Spoon river per quel suo essere […]

  

La “voce” di Carver è davvero onnipotente

La trama, in un romanzo o in un racconto, conta niente se non c’è una valida voce a raccontarla. In fondo l’unica vera onnipotenza dello scrittore risiede nella sua voce. Considerazione che ricavo durante una delle ultime lezioni del corso di scrittura creativa che sto frequentando. A fine lezione ci viene assegnato il consueto compito a casa. In questo caso si tratta di “rintracciare in un romanzo o racconto un passaggio (non più lungo di mezza cartella) in cui ritieni che l’autore non abbia aderito al diktat: Nulla di scritto che non possa essere detto, qualcosa che, nella lettura ad […]

  

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