Ecco l’elisir di lunga vita
Qual è il segreto per vivere bene dopo i 65 anni? Premesso che riuscire ad invecchiare, al giorno d’oggi, è un privilegio, è importante raggiungere una certa età in salute, cercando di prevenire e di combattere i disturbi la cui comparsa è quasi fisiologica. Siete curiosi? In effetti, se si pensa che gli over 65 nel 2030 costituiranno tra il 25% e il 40% della popolazione europea, avete ragion d’esserlo. Proprio per realizzare una dieta ideale, che permettesse agli over 65 di tutta Europa di invecchiare in buone condizioni, è partito il progetto europeo coordinato con l’Università di Bologna, NU-AGE . Lo studio, che si è svolto tra il 2012 e il 2014 nei cinque centri di ricerca aderenti al progetto (Clermont Ferrand in Francia, Bologna in Italia, Wageningen in Olanda, Varsavia in Polonia e Norwich in Gran Bretagna) ha coinvolto 2.665 volontari ultrasessantacinquenni, 1296 dei quali erano in condizioni di buona salute e autosufficienti. I reclutati sono stati ripartiti metà in un gruppo di controllo e i rimanenti in un gruppo a cui sarebbe stata somministrata la “dieta mediterranea rinforzata” preparata ad hoc dai ricercatori NU-AGE. I risultati hanno premiato i cibi delle nostre terre, dei quali l’Italia può solo farne un vanto. Qualcuno qualche tempo fa, era stata messa in discussione la salubrità della dieta mediterranea, ma gli studi e le ricerche, ancora una volta, hanno la meglio su mode e filosofie alimentari. Con un aumento del consumo di cereali integrali, verdure, pesce e acqua, quindi favorendo l’introito di fibre e micronutrienti come acidi grassi omega3, zinco, ferro, vitamina B12, ma soprattutto riducendo, al contempo, il consumo di bevande alcoliche, dolci e sale, i soggetti che hanno seguito la dieta NU-AGE hanno mostrato una diminuzione dei livelli di proteina C reattiva, un noto marcatore di infiammazione sistemica del nostro organismo. Senza trascurare il miglioramento del profilo lipidico in termini di rapporto tra colesterolo totale e HDL e livello di trigliceridi. Nel campione analizzato, inoltre, non è da sottovalutare che l’aderenza alla dieta NU-AGE ha permesso una riduzione della perdita di massa ossea tipica dell’età avanzata. Certo, anche la dieta mediterranea, con i benefici che apporta, può avere effetti diversi in base al genere e al paese di origine e residenza; sarà, quindi, necessario personalizzare e diversificare la dieta a seconda degli specifici fabbisogni nutrizionali, delle abitudini culturali e dello stile di vita delle persone anziane. Almeno ora abbiamo un valido punto di partenza .