Prof. Danese, Prof.ssa Castiglione, Prof. Arrigo Cicero

Quando si parla di benessere intestinale, oltre a rivolgere l’attenzione all’apparato enterico e all’importanza di una corretta nutrizione e di una integrazione personalizzata, è d’obbligo coinvolgere anche la mente, in virtù della loro stretta relazione .

Silvio Danese, direttore della Divisione di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva all’Ospedale San Raffaele di Milano e Professore ordinario di Gastroenterologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele (Presidente dell’Advisory Board SIMBIOS) ha concentrato la sua attenzione sull’importanza della relazione intestino-cervello dalla sua prospettiva di gastroenterologo, spiegandone i meccanismi: “Nell’intestino ci sono milioni di cellule e connessioni neuronali che costituiscono un sistema nervoso autonomo, strettamente connesso con il sistema nervoso centrale con il quale interagisce integrando ed elaborando gli stimoli che arrivano dal mondo esterno o da vari organi. Benessere intestinale e benessere mentale, sono, dunque, strettamente correlati. Ma non solo: l’intestino è anche la culla del nostro sistema immunitario. Ogni volta che mangiamo, il cibo scatena una reazione immunologica nell’intestino; ecco che laddove si generano intolleranze ci sarà una maggiore propensione all’infiammazione intestinale. Cosi come l’intestino può diventare un focolaio di infiammazioni in condizioni di stress, ansia, depressione o paura. Con l’uso di integratori alimentari mirati, possiamo migliorare le difese immunitarie e generare uno stato di benessere nell’asse intestino cervello. Questo approccio assume un ruolo ancora più importante, quando offre una risposta alle esigenze dei pazienti con celiachia o malattie infiammatorie croniche intestinali”. Gli studi scientifici hanno evidenziato la realtà del microbiota e i suoi fisiologici mutamenti con il passare degli anni; la moderna alimentazione, povera di nutrienti, richiede un supporto adeguato della cosiddetta integrazione al fine di contribuire sinergicamente all’equilibrio della flora batterica intestinale.

Del medesimo avviso è Arrigo Cicero, Professore Associato di Scienze Tecniche Dietetiche Applicate presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna, Presidente della Società italiana di Nutraceutica SINut, il dott. Cicero ha introdotto il tema della integrazione personalizzata: “Diverse condizioni possono determinare una difficoltà nel raggiungimento del fabbisogno giornaliero di vitamine e altri micronutrienti attraverso la dieta rendendo necessaria una integrazione. Non tutti gli integratori, però, sono uguali. Al di là della conformità alla legislazione alimentare dell’UE e dalle normative nazionali riguardanti sicurezza, composizione, etichettatura e fabbricazione, la scelta degli ingredienti, della quantità e qualità delle materie prime e l’innovazione delle formulazioni, contribuiscono a determinare la qualità del prodotto finito”.  La qualità, anzitutto e la scelta di prodotti mirati, per esigenze specifiche.

“Una corretta alimentazione è la condizione di base per mantenere un buono stato nutrizionale – conclude Fabiana Castiglione, Professore Associato di Gastroenterologia presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli, intervenuta portando la sua esperienza – Facciamo un esempio: per il paziente con celiachia è necessario seguire la sua dieta specifica priva di glutine per ottenere il ripristino della mucosa intestinale e non può prescindere da questa, ma abbinare l’utilizzo di integratori nutrizionali specifici può aiutarlo a raggiungere pienamente uno stato di benessere psico-fisico”.

 

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