Durante la due giorni triestina dedicata a La gastroenterologia predittiva e di precisione, dal 24 al 26 novembre, i maggiori esperti della gastroenterologia italiana hanno illustrato le più recenti innovazioni nella prevenzione e cura dei tumori dell’apparato digerente, favorite da importanti scoperte in ambito genetico. Un focus sui rischi dell’obesità grave, tra le principali cause del diffondersi delle neoplasie, ha  visto medici a confronto sull’utilizzo di nuovi farmaci e su procedure endoscopiche bariatriche miniinvasive. AIGO l’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri, la principale società scientifica del settore, che raccoglie duemila specialisti in tutte le regioni italiane, in occasione del simposio si è focalizzata sulla crescita delle malattie dell’apparato digerente, quindi di malattie croniche di fegato, pancreas, reflusso gastroesofageo e dei tumori dell’apparato digerente – un terzo di tutte le morti per cancro – e sul loro impatto sulla spesa pubblica.

La prevenzione primaria è la forma fondamentale di cura. Importante anche quella secondaria come lo screening del cancro del colon retto e la diffusione della ricerca dell’infezione da Helicobacter Pylori. 

Un importante contributo nella prevenzione e nella cura di alcune neoplasie dell’apparato digerente è offerto oggi da nuovi studi sull’assetto genetico dei tumori e sull’importanza di un approccio personalizzato. Perché non tutti i pazienti con lo stesso tumore sono uguali. Quindi, è possibile personalizzare la terapia in rapporto all’assetto mutazionale riscontrato, con farmaci diretti (es. immunoterapia) contro bersagli specifici della neoplasia, che agiscono come “armi intelligenti” distruggendo il tumore. Come dichiara Fabio Monica, Past President AIGO, Direttore della Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina a Trieste e Direttore scientifico del Corso: “Le neoplasie digestive costituiscono circa il 34% di tutte le morti per cancro in Europa (maschi e femmine).La riduzione dell’aspettativa di vita è principalmente dovuta al cancro del colon-retto, pancreas, stomaco e fegato. Il consumo di alcol, l’obesità, lo stile di vita sono stati identificati come i principali fattori di rischio

 “Il peso sanitario economico e sociale di tutto questo – aggiunge Marco Soncini Presidente Nazionale Aigo  sta aumentando a ritmo allarmante. Combattere la pandemia di obesità è un obiettivo non solo sanitario ma sociale, economico e culturale. È necessario un forte intervento educazionale sugli stili di vita iniziando nelle scuole per arginare un fenomeno che impatta e impatterà pesantemente sulla salute della popolazione italiana”.

Gli interventi endoscopici sono diventati una grande opportunità per i pazienti in sovrappeso e obesi con risultati migliori delle terapie farmacologiche disponibili ma meno invasivi, con minori rischi e effetti collaterali della chirurgia. Nuovi farmaci  si stanno rivelando estremamente efficaci nell’ottenere una riduzione di peso nei pazienti obesi, diabetici e non, nettamente superiori ai farmaci finora disponibili. Si aprono quindi nuovi scenari in cui l’associazione di terapia farmacologiche associate a procedure endoscopiche bariatriche miniinvasive, potrebbero portare a risultati straordinari per i pazienti obesi con un possibile abbattimento delle comorbidità associate.

Resta inteso, che l’approccio in termini preventivi resta prioritario per tutti i motivi suddetti e che l’incremento delle patologie tumorali richiederà sempre più un approccio sistemico e in ottica di prevenzione.

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