[photopress:parco.jpg,full,alignleft]Sessantotto chilometri, le spalle cotte dal sole e un Mud Xcr della Michelin nuovo fiammante tagliato in un lato dalla scheggia di un ramo che l’ ha affettato come un pezzo di bresaola. Il bilancio della prima uscita in mountainbike della stagione 2009 è tutto qui. Strana la bici. La lasci lì in garage per quasi tutto l’inverno e pensi che la corsa sia la sola fatica che valga la pena di fare. Invece no.  Ci risali sopra e scatta la scintilla.  Effetto immediato: il rumore sordo dei copertoni sull’asfalto,  il  <clak> preciso dello Shimano che fa ballare la catena sulle moltipliche, il sibilo dei freni a disco nelle discese. Chi ha corso in bici sa di cosa parlo. E se appena appena ti assistono le gambe e riesci a fare un minimo di velocità tutto diventa musica… E così è stato ieri nella sterrata che costeggia il Naviglio da Abbiategrasso a Bereguardo. Un percorso classico per chi ama la mountainbike. Arrivati sul Ticino, all’altezza del ponte delle Barche c’è una stradina seminascosta che è l’ingresso al sentiero <E-1> che in teoria dovrebbe portare in Danimarca. E’ la porta del <paradiso>, un  lungo single track che costeggia l’argine del fiume da pedalare tutto di un fiato tra curve e saliscendi. Si spunta alla Zelata, dove c’è anche un’ottima trattoria ma questo per chi sta sudando in bici è davvero un dettaglio. Un piccolo tratto di asfalto fino a Motta Visconti e poi di nuovo giù verso il fiume. Ieri c’era parecchio fango e una piena minacciosa. Tanto minacciosa da distruggere piante, argini , il ponte che porta allo Zerbo e il mio copertone anteriore  infilzato da una schegga di robinia.  Per arrivare a Besate mi è toccato quindi <riparare> e  scavalcare un paio di cancelli, attraversando anche una proprietà privata . Il fine giro prevedeva ancora un bel tratto di sponda fino a Fallavecchia,  ma non avendo più gambe ho preferito <tagliar  corto> e tornare a casa più comodamente in asfalto. La prossima settimana però ci torno. Con un copertone nuovo, le gambe più allenate e qualche coraggioso che magari decide di farmi compagnia. Luca e Andrea se ci siete battete un colpo…