Il Giro tra le macerie d’Abruzzo
[photopress:cipo.JPG,full,centered]Domani c’è il Blockhaus e il Giro potrebbe decidersi lì. Ma oggi era il giorno di riposo e si sa che i corridori una <sgambatina> la fanno lo stesso. Ma non è stata la solita cosa. In Abruzzo ci sono ancora tante macerie ed è stata la giusta occasione per portare un po’ si solidarietà a una popolazione che dopo il disastro, il freddo e la pioggia ora sta combattendo con un caldo atroce che nelle tende diventa ancora più torrido. Così molti corridori sono saliti in bici e sono andati a trovare quegli abbruzzesi <tosti> che da una cinquantina di giorni stanno cercando di tornare a fare una vita quasi normale. Un allenamento molto diverso dal solito per i <girini>. C’erano anche i grandi di qualche anno fa da Francesco Moser a Maurizio Fondriest a al ct del ciclismo italiano Franco Ballerini. E poi un paio di campioni del mondo abbastanza recenti, Paolo Bettini e Mario Cipollini a guidare un gruppo che è partito da San Gregorio è passato da Onna e all’altezza di Bazzano ha girato verso Paganica per raggiungere Tempera, Gignano e infine l’Aquila. E’ stata una festa, inutile dirlo. E’ stato il giusto omaggio di un Giro che domani tornerà a darsi battaglia. Come è giusto che sia.