[photopress:Cominelli_Mondiale_a_Staffetta.JPG,full,centered]È trionfo azzurro nella staffetta che ha aperto i Campionati del Mondo di mountain bike di Canberra, in Australia. E dopo la delusione per gli <zeru tituli> dell’atletica a Pechino è una piccola boccata di ossigeno per lo sport azzurro. Certo dirà qualcuno, stiamo parlando della mountain bike… Esatto, stiamo parlando proprio della mountain bike uno dei tanti sport cosidddetti minori in cui però siamo fortissimi e di cui ci accorgiamo solo alle olimpiadi. Le ruote grasse le abbiamo scoperte parecchi anni fa ad Atlanta con la medaglia d’oro ( e il decollete ) di Paola Pezzo. Lei poi ha insistito facendo il bis a Sydney e per un bel periodo la Mtb è diventata quasi di moda con le gare che si moltiplicavano e tanti, tantissimi iscritti alle granfondo che si correvano sulle montagne di mezza Italia. Finita l’era di Paola Pezzo il movimento amatoriale ha un po’ segnato il passo, ma la scuola dei campioni azzurra è rimasta ottima e ciò che è successo due giorni fa a Canberra è la prova provata. Protagonisti dell’impresa gli azzurri Marco Aurelio Fontana, Gerhard Kerschbaumer, Eva Lechner e Cristian Cominelli che hanno preceduto  Canada e Francia al termine di una sfida esaltante e incerta per i primi tre posti del podio.  <Tutti e quattro gli azzurri hanno corso molto bene. È stata una gara combattuta. Ci siamo infatti riscattati dopo la delusione ai Campionati Europei dove non eravamo mai in gara -ha detto il direttore tecnico Hubert Pallhuber-. Siamo stati favoriti dall’ottima partenza di Marco Aurelio Fontana seguita poi da una prestazione sicura e determinata dello junior Kerschbaumer. Eva ha corso poi sempre all’attacco difendendosi il più possibile dai due junior schierati dalla Francia e dal Canada>. <Il momento  determinante è stato quello conclusivo in cui Cominelli, correndo per ultimo, ha raccolto il testimone dalla Lechner ed ha terminato facendo il suo dovere in modo completo e decisivo. Siamo molto soddisfatti>  ha concluso il ct azzurro che nel 1977 vinse l’oro ai mondiali di cross country. E’ questo un oro importante perchè nella staffetta arriva dopo 10 anni di digiuno e brilla in modo particolare se si considera che i più anziani  dei <fantastici quattro> , Fontana e la Lechner, hanno 24 anni.  Cominelli di anni ne ha 21 mentre Kerschbaumer appena 18. Una bella squadretta che dovrebbe garantire soddisfazioni per un bel po’.